Bruxelles – La Commissione europea ha chiesto questo lunedì alle autorità spagnole un maggiore investimento in soluzioni di resilienza idrica basate sulla natura e nella resistenza al cambiamento climatico per affrontare il rischio di desertificazione del 74% che il paese fronteggia.
“Spagna deve combattere l’inquinamento e investire in soluzioni basate sulla natura e nella resistenza al cambiamento climatico”, ha dichiarato la commissaria europea per l’ambiente, Jessika Roswall, in conferenza stampa durante la presentazione dei passi da seguire per configurare la nuova strategia idrica comunitaria.
La commissaria ha anche esortato la Spagna a combattere l’inquinamento delle acque, garantire maggiore trasparenza e una migliore coordinazione, e intensificare gli sforzi transfrontalieri per ottenere una gestione sostenibile dell’acqua, in linea con le raccomandazioni esposte dalla valutazione della Commissione sui progressi compiuti per migliorare lo stato delle masse d’acqua dell’UE negli ultimi sei anni.
Al riguardo, il rapporto indica che “come riconoscono le autorità spagnole, l’attuale sistema applicato recupera dagli utenti solo il 70% dei costi sostenuti”, un “disallineamento” nel recupero dei costi che è stato identificato come “un ostacolo importante per finanziare le misure necessarie per raggiungere gli obiettivi ambientali”.
Per questo motivo, la Commissione raccomanda alla Spagna di fornire informazioni “più dettagliate” sugli investimenti pertinenti e stime sulla combinazione di misure più conveniente per tutti i bacini idrografici regionali, includendo al contempo la priorizzazione delle misure.
In particolare, chiede che includa una descrizione esplicita e sistematica dell’adeguatezza degli incentivi della tariffazione dell’acqua all’efficienza nell’uso dell’acqua, intensificare gli sforzi per applicare pienamente il principio di recupero dei costi a tutte le attività di utilizzo dell’acqua e fornire sistematicamente più informazioni sui fattori attenuanti del recupero dei costi, l’adeguatezza settoriale del contributo ai costi e il grado di utilizzo delle risorse idriche.
Inoltre, in materia agricola, Bruxelles sottolinea che “Spagna deve affrontare in modo più efficace le estrazioni illegali di acqua nell’agricoltura e in altri settori tramite un controllo più rigoroso e sanzioni più severe”.
In materia di cooperazione, la valutazione indica che la Spagna dovrebbe migliorare la collaborazione transfrontaliera, in particolare mediante la progettazione di programmi di misure congiunti nell’ambito degli accordi di cooperazione con Portogallo e Francia, e rafforzare la cooperazione in materia di captazione dell’acqua per affrontare i rischi di desertificazione.
Secondo quanto ha spiegato Roswall, le informazioni fornite dai rapporti svolgeranno un ruolo cruciale nella configurazione della prossima Strategia di Resilienza Idrica, che la Commissione Europea intende presentare in primavera con l’obiettivo di affrontare le sfide più urgenti legate all’acqua in Europa.
L’esecutivo comunitario ha lanciato anche questo lunedì una consultazione pubblica per offrire alle parti interessate l’opportunità di condividere le proprie opinioni e contribuire a progettare la futura Strategia Europea di Resilienza Idrica.
La convocazione è aperta a rappresentanti di tutta l’UE, inclusi membri del pubblico e parti interessate che lavorano in aree legate all’acqua. Il processo di consultazione includerà anche un evento di consultazione delle parti interessate che si terrà il prossimo 6 marzo. (4 febbraio)