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Londra – Il ministro dell’Economia, Commercio e Imprese, Carlos Cuerpo, ha mostrato questo venerdì la sua soddisfazione dopo aver appreso l’aggiornamento delle prospettive economiche della Commissione Europea per il 2024 e ha sottolineato che la Spagna si conferma come “il motore di crescita dell’Unione” quest’anno.

In dichiarazioni ai giornalisti a Londra, dove oggi si è incontrato con la sua omologa britannica, Rachel Reeves, Cuerpo ha considerato che la previsione di crescita annunciata da Bruxelles per la Spagna, dal 2,1 al 3%, colloca il paese come “la grande economia europea che guiderà la crescita”.

Particolare importanza ha concesso il ministro al fatto che tale crescita sarà “compatibile con un elemento di responsabilità fiscale”, poiché le prospettive sull’evoluzione del deficit “sono molto in linea con le previsioni del Governo, con un 3 per quest’anno, e loro prevedono un 2,6% per il 2025”.

Cuerpo ha assicurato che nei suoi incontri con investitori e con il ministro delle Imprese, Jonathan Reynolds, ieri nella capitale britannica, ha trasmesso “il buon momento che vive e che vivrà l’economia spagnola”, così come la situazione dopo il passaggio della dana, specialmente per la Comunità Valenciana.

A tal riguardo, il ministro ha manifestato che è “molto presto” per avere un’idea della possibile ripercussione della tempesta sulla crescita economica.

Nonostante ciò, è in corso un monitoraggio quotidiano dell’evoluzione dell’attività e del numero di lavoratori in situazione di ERTE, che ora si attesta intorno a “14.000 o 15.000”, il che per ora indica ancora “un’affettazione molto limitata”.

“Dobbiamo vedere come si svilupperà nei prossimi giorni e nei prossimi mesi, perché non dimentichiamo che è una situazione molto diversa dal covid. Nel covid avevamo una situazione tipo semaforo: appena il semaforo si metteva in verde, le nostre imprese erano già pronte a operare con normalità e questo non è il caso”, ha sottolineato.

Cuerpo ha ricordato che il passaggio della dana ha lasciato “distruzione di locali, distruzione di macchinari, ovviamente di merci e scorte”, e ciò richiederà un accompagnamento affinché le imprese tornino a essere operative il prima possibile.

“Quanto prima risponderemo, minore sarà anche l’impatto a breve e medio termine”, ha detto, prima di ribadire che il Governo accompagnerà in questa seconda e terza fase di ricostruzione e di rilancio dell’economia. (15 novembre)

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