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Bordeaux (Francia) – Gli effetti delle misure cinesi imposte dall’11 ottobre « hanno già un impatto molto visibile sulle nostre esportazioni verso la Cina », ha indicato martedì all’AFP il Bureau national interprofessionnel du cognac (BNIC), quantificando la diminuzione delle spedizioni di bottiglie al 9,6% in volume e 23,8% in valore rispetto al 2023.

A livello internazionale, “nel contesto geopolitico ed economico mondiale incerto che ha colpito il settore degli alcolici nel suo complesso”, le spedizioni di cognac, il cui mercato dipende al 98% dalle esportazioni, sono diminuite del 10,6% quest’anno in valore, a quasi 3 miliardi di euro, nonostante una stabilizzazione (+0,4%) in volume.

Questa discrepanza tra volume e valore è dovuta a un forte aumento (+13,7%) delle spedizioni di cognac più giovani e quindi meno costosi e a un calo di quelle dei cognac VSOP e XO (-8,6 % e -26,4 %), « risultante in particolare dal processo antidumping avviato da Pechino in risposta a una procedura della Commissione europea relativa agli aiuti di Stato di cui beneficiano i veicoli elettrici prodotti in Cina. (4 febbraio 2025)