La portavoce della Commissione Europea Lea Zuber ha espresso giovedì la speranza che la CE presenterà presto decisioni nei procedimenti in corso contro Apple e Meta. Secondo il Digital Markets Act (DMA), entrambe le aziende rischiano sanzioni fino al 10% del loro fatturato globale.
Il DMA regola l’attività delle grandi piattaforme online nell’UE. L’obiettivo di questa regolamentazione è limitare il ruolo dominante delle più grandi aziende digitali, chiamate “guardiani dell’accesso”, e garantire una maggiore competitività nel mercato digitale. Si tratta, tra l’altro, di imprese il cui fatturato annuo nell’UE supera i 7,5 miliardi di euro e il cui numero di utenti supera i 45 milioni al mese.
La CE ha avviato un procedimento contro Apple e Meta nel marzo 2024. Apple è accusata di limitare l’accesso nei propri negozi di applicazioni a offerte non collegate a questa azienda. D’altra parte, il procedimento contro Meta è stato avviato in relazione all’introduzione sulle sue piattaforme di un meccanismo che offre agli utenti la scelta: acconsentire al trattamento dei dati personali e ricevere pubblicità personalizzate oppure pagare per non vedere pubblicità.
Un anno fa, la CE ha informato che intendeva concludere i procedimenti entro 12 mesi. Tuttavia, il termine annunciato dalla CE è scaduto.
La portavoce della CE è stata giovedì interrogata se la CE aspetterà 90 giorni per annunciare la decisione in entrambi i procedimenti. La fine di questi procedimenti coincide infatti con il caos intorno ai dazi che l’amministrazione di Donald Trump impone ai partner commerciali, compresa l’UE.
Sebbene l’UE annunci che le questioni relative alle regolamentazioni delle big tech non siano soggette a negoziati commerciali, la decisione riguardante i due giganti americani potrebbe influenzare i colloqui sui dazi tra Washington e Bruxelles. Si prevede che i negoziati commerciali accelereranno ora, dopo che Trump ha annunciato la sospensione di parte delle tariffe per 90 giorni; anche l’UE ha deciso giovedì di sospendere i dazi ritorsivi.
Zuber ha risposto ai giornalisti a Bruxelles che il termine per concludere il procedimento contro le big tech, stabilito nel DMA, è flessibile.
Come ha suggerito, i procedimenti richiedono più tempo perché il DMA è una nuova regolamentazione che fornisce alla CE nuovi strumenti. “Dobbiamo condurre questi procedimenti in modo accurato e preparare le nostre decisioni con attenzione. Non vorremmo che queste decisioni venissero annullate nei tribunali, quindi ci teniamo a che siano legalmente inoppugnabili” – ha detto.
“Spero che presto potremo presentarli” – ha aggiunto la portavoce della CE. (11.04.2025)