Bratislava – La Corte di giustizia dell’Unione europea ha accolto la Commissione Europea (CE), che ha citato in giudizio la Repubblica slovacca in relazione al mancato rispetto dei suoi obblighi in materia di rischio di alluvione. “La sentenza, relativa agli errori delle precedenti compagini di governo, non prevede alcuna sanzione finanziaria”, ha precisato giovedì il Ministero dell’Ambiente della Repubblica Slovacca (ME SR), che ha inoltre sottolineato di aver preparato misure correttive per risolvere rapidamente la situazione, informa TASR.
Il Ministro dell’Ambiente della Repubblica Slovacca Tomáš Taraba (rappresentante SNS) ha ricordato che la Slovacchia avrebbe dovuto garantire l’aggiornamento dei piani di gestione del rischio di alluvione entro il 22 dicembre 2021, ma non lo ha fatto.
“I responsabili non hanno esaminato e aggiornato i documenti necessari come base per l’adozione dei piani di gestione del rischio di alluvione, cioè le mappe del pericolo di alluvione e le mappe del rischio di alluvione,” ha avvertito il capo del ministero dell’Ambiente criticando la gestione del ministero sotto la guida di Ján Budaj (all’epoca OĽANO) e anche l’approccio nei confronti dell’impresa idrica slovacca (SVP), responsabile per la revisione e l’aggiornamento dei piani di gestione del rischio di alluvione.
Taraba ha sottolineato che il governo attuale ha recuperato il ritardo e all’inizio di gennaio di quest’anno la Slovacchia ha adempiuto ai propri obblighi, cosa di cui il ministero dell’Ambiente ha già informato anche la Commissione Europea. Ha aggiunto che le misure necessarie riguardano la stabilizzazione dell’attività e dell’operatività della SVP.
“Gli ingegneri idrici slovacchi insieme all’Agenzia slovacca per l’ambiente hanno preparato l’aggiornamento del piano di gestione del rischio di alluvione nei sottobacini della Repubblica Slovacca. Si tratta di un documento strategico che ha anche superato il processo di valutazione ambientale (EIA),” ha sottolineato il ministro.
La notifica formale, infrazione, della Commissione Europea per la revisione non completata dei piani di gestione del rischio di alluvione secondo i requisiti della direttiva sulle alluvioni entro il termine stabilito è stata ricevuta dal ministero dell’Ambiente nel febbraio 2023.
In relazione alla revisione non completata dei piani di gestione del rischio di alluvione secondo i requisiti della direttiva sulle alluvioni entro il termine stabilito, all’epoca è stata emessa una notifica formale anche per altri 15 Stati membri dell’Unione Europea. (6 febbraio)