«Dobbiamo affrontare frontalmente la dipendenza dei minori da Internet, nonché rafforzare la loro protezione. Vedere Internet come parte del mondo reale. Proprio come non lasceremmo un bambino di 12 anni camminare da solo qui a Bruxelles senza conoscere la città, le strade, dobbiamo sentire la stessa responsabilità quando gli permettiamo di navigare in Internet. Quando non sappiamo cosa guarda, quante ore trascorre o con chi comunica online», ha sottolineato il Ministro della Governance Digitale, Dimitris Papastergiou, durante la presentazione della Strategia Nazionale per la Protezione dei Minori dalla Dipendenza da Internet, oggi, presso la Rappresentanza Permanente della Grecia presso l’Unione Europea, a Bruxelles.
Secondo un’informativa del ministero, il Sig. Papastergiou ha sottolineato che «l’Unione Europea deve andare avanti con uno spirito di cooperazione e tutti insieme superare eventuali ostacoli. È incoraggiante che si stia creando una percezione comune su un tema così importante emerso – non solo in Grecia o in Europa, ma a livello globale: la dipendenza da Internet». Continuando ha sottolineato che: «è necessario agire. Ogni giorno che passa, sempre più bambini cadono sempre più profondamente nella dipendenza digitale. Questo è un problema che non possiamo permetterci di ignorare. Non abbiamo tempo da perdere. In Grecia abbiamo sviluppato una Strategia Nazionale e strumenti tecnologici che possono aiutarci. È una priorità per il Primo Ministro, Kyriakos Mitsotakis, che incoraggia e sostiene tutte le iniziative pertinenti».
Il Ministro della Governance Digitale ha parlato del Gov.gr Wallet, in cui già 5,2 milioni di cittadini memorizzano documenti digitali, come l’identità e il biglietto digitale con cui accedono agli stadi. «Abbiamo deciso di estendere il portafoglio digitale per l’identificazione dei nostri bambini online. Ovviamente, prima di tutto dobbiamo parlare ai nostri bambini e spiegare loro che la vita reale non è su Internet ma là fuori. Ovviamente non sarebbe razionale proibire loro di usare i loro telefoni cellulari. Dobbiamo trovare un equilibrio nell’uso del telefono cellulare. A questo punto entrano in gioco i programmi di controllo parentale. Tali strumenti esistono, anche gratuitamente, ma abbiamo capito che non sono sempre efficaci. Ecco perché abbiamo deciso di continuare con il Gov.gr Wallet con il lancio del portafoglio Kids Wallet, con l’obiettivo di creare un sistema di controllo parentale molto semplice da usare ma anche di affrontare quello che alcuni chiamano “l’elefante nella stanza”, e cioè la verifica dell’età», ha affermato il ministro.
«Poiché sempre più piattaforme online in Grecia e a livello globale cercano metodi affidabili per verificare l’età degli utenti, il Kids Wallet può essere uno strumento molto utile per la verifica. Oltre all’uso digitale, può essere utilizzato anche nelle transazioni con presenza fisica».
Un’attenzione particolare è stata dedicata dal Ministro della Governance Digitale alla necessità di un’azione collettiva. «Capire che le piattaforme non possono creare un’applicazione separata per ciascun paese. Per questo motivo dobbiamo agire collettivamente e rapidamente, in modo da rendere disponibile la verifica dell’età alle piattaforme. Crediamo che le piattaforme operino in buona fede e non appena potranno verificare con precisione l’età di un utente, forniranno contenuti adatti ai bambini. Naturalmente non basta chiedere alle piattaforme di essere responsabili. Dobbiamo anche mostrare responsabilità. Possiamo fornire un’immediata verifica dell’età e tutti – governi e piattaforme – impegnarci insieme per la protezione dei bambini. Ovviamente, anche i genitori devono agire responsabilmente», ha affermato.
In chiusura, il Ministro della Governance Digitale, Dimitris Papastergiou ha sottolineato: «La lotta alla dipendenza digitale richiede sforzi coordinati da parte di tutti gli Stati membri dell’UE e una stretta collaborazione con le comunità locali, le organizzazioni e i leader del settore. La Grecia è pronta a implementare qualsiasi iniziativa che si stia preparando a livello europeo. Crediamo in un mondo in cui i nostri bambini saranno al sicuro e siamo sicuri che ce la faremo insieme. Si tratta di uno sforzo collettivo e abbiamo bisogno della partecipazione e dell’impegno di tutti per realizzarlo».
Da parte sua, Vassilis Koutsoumpas, consulente per la politica digitale e le applicazioni di intelligenza artificiale del Primo Ministro, ha fatto riferimento alla necessità di interventi regolamentari mirati a livello europeo, che colmino le lacune del quadro esistente. «Gli standard tecnici obbligatori per progettare piattaforme che siano amichevoli e non addictive, così come l’istituzione di un’età di maturità digitale paneuropea a 15 anni mirata all’uso responsabile, sono necessari. È richiesta una risposta europea unitaria, che fornisca indicazioni chiare anche alle piattaforme, affinché queste proposte siano attuabili».
L’evento ha suscitato grande interesse a Bruxelles. La presentazione nell’edificio della rappresentanza permanente della Grecia ha attirato la maggioranza dei rappresentanti degli Stati membri, così come della presidenza polacca, membri della Commissione Europea, grandi aziende tecnologiche come il responsabile delle relazioni governative di Meta a Bruxelles e il responsabile della politica pubblica e istituzioni europee di Google e anche rappresentanti di Digital Europe, Microsoft e organizzazioni della società civile. (13/3/25)