“La Commissione ha valutato le informazioni fornite da tutti gli Stati membri che avevano richiesto una proroga e ha confermato a ciascuno Stato membro coinvolto il proprio accordo per tale proroga”, ha riferito il comitato esecutivo dell’Unione Europea a Belga.
A seguito della recente riforma delle regole di bilancio europee, gli Stati membri dovevano presentare un piano strutturale per il bilancio, le riforme e gli investimenti a medio termine alla Commissione entro il 20 settembre. La Commissione presterà particolare attenzione ai piani del Belgio e degli altri sette Stati membri che attualmente sono già sottoposti a una procedura per disavanzo eccessivo.
Il formatore federale De Wever aveva inizialmente indicato il 20 settembre come punto di riferimento per la formazione di un nuovo governo, ma quella scadenza non è stata rispettata. Per questo aveva chiesto ad Alexia Bertrand, segretario di Stato per il Bilancio del governo dimissionario, di chiedere alla Commissione una proroga fino alla fine dell’anno.
Del resto, il Belgio certamente non è l’unico Stato membro che richiede una proroga. Al 20 settembre solo Danimarca e Malta avevano completato i propri compiti. Ben 21 governi hanno richiesto una proroga fino alla fine di ottobre. Gli altri quattro Stati membri, tra cui il Belgio, hanno chiesto una proroga ancora più lunga.
La Commissione ha già presentato percorsi di riferimento per aiutare i paesi nella stesura dei loro piani. In determinate condizioni può accettare un percorso di sette anni per mettere le finanze pubbliche su una strada sostenibile. Per il Belgio lo sforzo di risanamento potrebbe ammontare a 28 miliardi di euro.