Bruxelles – La legge europea sull’intelligenza artificiale, il primo regolamento globale su questa tecnologia nel mondo, è entrata in vigore giovedì 1 agosto, ma la maggior parte delle norme contemplate inizieranno ad applicarsi il 2 agosto 2026, come avverte la Commissione Europea in un comunicato.
La normativa è progettata per garantire che l’IA sviluppata e utilizzata nell’Unione Europea (UE) sia “affidabile”, per cui prevede diverse salvaguardie per proteggere i diritti fondamentali delle persone.
“Il regolamento ha lo scopo di stabilire un mercato interno armonizzato per l’IA nell’UE, promuovendo l’adozione di questa tecnologia e creando un ambiente propizio per l’innovazione e l’investimento”, ha sottolineato la Commissione Europea.
In tal senso, la normativa stabilisce diversi livelli di rischio sui sistemi di intelligenza artificiale, che vanno dal ‘minimo’ all”inaccettabile’.
La Commissione Europea ha sottolineato che verranno imposte multe alle aziende che non rispettano le norme, con sanzioni che potrebbero arrivare fino al 7% del loro volume d’affari annuale mondiale per infrazioni di applicazioni proibite di IA, fino al 3% in caso di mancato rispetto di altre obbligazioni e fino all’1,5% per la fornitura di informazioni errate.
Gli Stati membri dell’UE hanno tempo fino al 2 agosto 2025 per designare le autorità nazionali competenti, che supervisioneranno l’applicazione delle norme applicabili ai sistemi di IA e svolgeranno attività di vigilanza del mercato.
Tuttavia, le proibizioni sui sistemi di intelligenza artificiale che si ritiene presentino un “rischio inaccettabile” saranno applicate già dopo sei mesi, mentre le norme per i cosiddetti modelli di IA di uso generale saranno applicate entro 12 mesi.
Il Ministero per la Trasformazione Digitale e la Funzione Pubblica della Spagna ha celebrato l’entrata in vigore della normativa europea sull’IA.
“Oggi entra in vigore la Legge sull’Intelligenza Artificiale in Europa! Un quadro pionieristico che assicura lo sviluppo di un’IA etica e responsabile, mentre promuoviamo i guadagni di produttività che rappresentano le tecnologie all’avanguardia”, ha valutato il dicastero guidato dal ministro José Luis Escrivá in un messaggio pubblicato sul social network X. (1 agosto)