Lussemburgo/Bratislava – L’Ufficio del Procuratore Europeo (EPPO) in Slovacchia martedì ha accusato sei sospetti e sequestrato beni per un valore di circa tre milioni di euro nell’ambito di un’indagine in corso su ampie frodi sui sussidi e riciclaggio di denaro. I due sospetti capi di un gruppo criminale organizzato sono stati arrestati e posti in custodia. EPPO ha informato di ciò in una dichiarazione alla stampa, scrive TASR.
L’indagine è iniziata a novembre 2024, quando l’EPPO a Bratislava ha scoperto richieste fraudolente di sussidi UE per un valore di 1,77 milioni di euro. Questa indagine ha portato all’acquisizione di prove chiave che hanno rivelato un piano più ampio per ottenere fondi dai fondi europei attraverso frodi.
Sulla base delle prove acquisite, EPPO ha valutato che un gruppo criminale organizzato composto da sei persone ha acquisito fraudolentemente fondi UE per progetti cofinanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. I sospetti, che operavano tramite cinque società slovacche e un’azienda ceca, avrebbero manipolato le procedure negli appalti pubblici per garantire che le aziende affiliate ottenessero contratti per l’acquisto di macchinari specializzati.
Gli accusati hanno sopravvalutato di oltre dieci volte i prezzi dei macchinari prodotti in Cina, dichiarando che erano prodotti nell’UE. I sospetti hanno poi presentato fatture e documenti di trasferimento bancario falsificati per giustificare i costi sopravvalutati. Il Ministero dell’Economia della Repubblica Slovacca ha anticipato alle aziende l’80% dei fondi richiesti.
Ulteriori indagini hanno rivelato che i membri del gruppo criminale organizzato si sono resi colpevoli anche di riciclaggio di denaro sporco. Hanno cercato di legalizzare i proventi delle attività criminali trasferendo fondi attraverso società affiliate, emettendo fatture false per transazioni fittizie. Questi fondi sono stati trasferiti nuovamente sui conti personali dei leader del gruppo e reinvestiti nelle proprie aziende.
La polizia, in relazione all’indagine, giovedì scorso ha perquisito quattro spazi residenziali e quattro spazi non residenziali e ha arrestato i due leader del gruppo. Il giudice ha ordinato la loro custodia, giustificando la decisione con la possibilità che potessero continuare l’attività criminale e manipolare le prove. L’EPPO ha congelato complessivamente oltre 400.000 euro su conti bancari, sequestrato 60.000 euro in contanti, oltre a cinque case e un appartamento. Complessivamente, ha sequestrato beni per un valore di oltre tre milioni di euro. (25 marzo)