Sarajevo (Fena) – Il presidente americano Donald Trump ha annunciato l’introduzione di tariffe all’Unione Europea, il che, se realizzato, potrebbe influenzare negativamente sia gli esportatori della Bosnia ed Erzegovina che quelli regionali, avverte l’economista Igor Gavran.
– Se si arriverà all’introduzione di tariffe sui beni provenienti dall’Unione Europea, in primo luogo possiamo aspettarci conseguenze negative per gli esportatori della Bosnia ed Erzegovina, dato che la maggior parte delle nostre esportazioni va proprio su quel mercato. Indirettamente, potrebbe influenzare anche gli esportatori che operano o collaborano con imprenditori nella regione, poiché anche l’economia regionale è generalmente orientata verso l’Unione Europea – ha detto Gavran.
Ritiene che ciò peggiorerebbe ulteriormente lo stato già esistente causato dalla crisi in Germania, così come la crisi in alcune altre parti dell’Unione Europea dove gli esportatori della Bosnia ed Erzegovina sono già ora confrontati con ordini minori, minore domanda e minore esportazione.
Oltre alla riduzione delle esportazioni, potrebbero essere conseguentemente minacciati anche i posti di lavoro in Bosnia ed Erzegovina, afferma Gavran. Tuttavia, ritiene che alcuni imprenditori abbiano una piccola, ma possibile opportunità di sfruttare la situazione e trovare una nuova strada per il mercato americano.
– C’è un lieve speranza che alcuni dei nostri imprenditori più intraprendenti in alcune aree possano cogliere quest’occasione per iniziare direttamente ad esportare negli Stati Uniti poiché la concorrenza su quel mercato si ridurrebbe – dice Gavran, ma sottolinea che la speranza non è grande poiché la Bosnia ed Erzegovina è “un’area minuscola rispetto al mercato americano”.
Secondo lui, questa situazione è un altro promemoria del pericolo della dipendenza economica da un solo mercato e sottolinea la necessità di ampliare i legami commerciali al di fuori dell’Unione Europea.
– È giunto il momento che gli imprenditori della Bosnia ed Erzegovina e la Bosnia ed Erzegovina potenzino la cooperazione economica con i mercati al di fuori dell’Unione Europea per ridurre il rischio per il loro futuro – ha dichiarato Gavran. (4.2.)