Berlino – I controlli alle frontiere tedesche con la Repubblica Ceca, l’Austria, la Polonia e la Svizzera rimarranno secondo la ministra degli interni tedesca Nancy Faeser per tutto il tempo necessario, anche dopo il 15 dicembre, fino a quando sono attualmente pianificati. L’agenzia Reuters ha riferito oggi delle parole della Faeser. L’agenzia DPA ha precedentemente riportato l’opinione del ministro degli interni bavarese Joachim Herrmann, secondo cui i controlli stazionari alle frontiere della Germania con i paesi vicini sono ancora necessari.
Faeser ha espresso la convinzione che i controlli siano molto efficaci nella lotta contro i trafficanti e la migrazione illegale. Probabilmente potrebbero rimanere in vigore fino a quando non inizierà a funzionare il nuovo sistema d’asilo dell’Unione Europea, che però non sarà operativo fino al 2026. La Germania, nel tentativo di limitare la migrazione illegale, ha implementato controlli alle frontiere con l’Austria dal 2015 e dall’autunno scorso ha esteso questa protezione anche ai confini con la Repubblica Ceca, la Polonia e la Svizzera.
Secondo la DPA, politici del partito dei Verdi hanno scritto una lettera aperta alla Commissione Europea criticando i controlli alle frontiere interne. Secondo loro, la Germania non agisce attualmente in conformità con il codice delle frontiere Schengen. Secondo i Verdi, i controlli stazionari appesantiscono le persone e le imprese nelle regioni di confine e la stessa polizia. Inoltre, una nuova perizia mostrerebbe che i controlli alle frontiere hanno mancato l’effetto previsto e i relativi rapporti sui successi sono molto discutibili e in molti casi non sono supportati da dati statistici.
Il ministro bavarese Herrmann respinge le critiche. I controlli alle frontiere della Baviera con l’Austria e la Repubblica Ceca sono, secondo lui, molto efficaci in combinazione con i cosiddetti controlli a strascico implementati dalla polizia in borghese nelle aree di confine. “Ciò crea una fitta rete di controlli. La nostra polizia di frontiera bavarese notevolmente rafforzata si coordina strettamente con la polizia federale, che effettua anch’essa controlli alle frontiere e nelle aree di confine,” sostiene Herrmann. (13 agosto)