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ZAGABRIA – La Croazia si posiziona al quinto posto tra i 27 Stati membri dell’UE per quanto riguarda la consapevolezza dei cittadini sui cambiamenti climatici, secondo un sondaggio della Banca europea per gli investimenti (BEI) pubblicato lunedì.

La Croazia ha ottenuto un punteggio di 6,78 su 10, ben al di sopra della media UE di 6,37 su 10. In cima alla classifica c’è la Finlandia (7,22 su 10), seguita da Lussemburgo (7,19 su 10) e Svezia (6,96 su 10). Nella verifica delle conoscenze sulle cause, conseguenze e soluzioni ai cambiamenti climatici, la Croazia si è posizionata subito dietro il Portogallo e davanti alla Danimarca, sottolinea il comunicato della BEI.

Il sondaggio sul clima è stato condotto tra oltre 30.000 cittadini in 35 paesi, tra cui Stati membri dell’UE, Regno Unito, Stati Uniti, Cina, Giappone, India e Canada, e gli intervistati hanno risposto a 12 domande.

Quattro quinti dei croati sono consapevoli che la causa principale dei cambiamenti climatici è l’azione umana

La prima parte del sondaggio trattava la definizione e le cause dei cambiamenti climatici. Qui i cittadini croati hanno ottenuto un punteggio di 7,21 su 10, pari alla media dell’UE, posizionandosi al 13º posto nell’Unione.

Ad esempio, l’81 percento dei cittadini croati, sette punti percentuali al di sopra della media dell’UE, è consapevole che la causa principale dei cambiamenti climatici è l’azione umana come la deforestazione, l’agricoltura, l’industria e il trasporto.

Alla domanda su quali siano i tre paesi che contribuiscono maggiormente alle emissioni di gas serra nel mondo, la maggior parte dei croati, il 68 percento, ha risposto correttamente che sono Stati Uniti, Cina e India.

“Tuttavia, quasi un terzo degli intervistati, il 32 percento, ha scelto una risposta in cui la Cina era assente, il che indica che non sono necessariamente consapevoli che questo paese è tra i tre che emettono più gas serra, per non parlare del fatto che è il maggiore emettitore di anidride carbonica al mondo”, sottolinea la BEI.

Per quanto riguarda le domande relative alle conseguenze dei cambiamenti climatici, i croati hanno ottenuto un punteggio di 8,63 su 10, ben al di sopra della media europea, posizionandosi così al secondo posto nell’Unione. Così, il 90 percento degli intervistati croati è consapevole che i cambiamenti climatici aumentano la fame nel mondo influenzando i raccolti agricoli a causa di condizioni climatiche estreme.

La BEI ha sottolineato che, in quanto banca dell’Unione europea, continua a investire in importanti progetti che supportano la transizione verde in Croazia. (8 luglio 2024)