I ministri degli esteri dell’UE hanno adottato oggi il 16º pacchetto di sanzioni economiche contro la Russia, con il compimento di tre anni dall’invasione su larga scala della Russia e dalla guerra aggressiva contro l’Ucraina.
«Da tre anni, la Russia bombarda inesorabilmente l’Ucraina, cercando di rubare terreni che non le appartengono», afferma in una dichiarazione l’Alto Rappresentante dell’UE Kaja Kallas. Sottolinea inoltre che questo nuovo giro di sanzioni non mira solo alla flotta ombra russa, ma anche a coloro che supportano il funzionamento di petroliere non sicure, ai controllori di videogiochi utilizzati per pilotare droni, alle banche utilizzate per bypassare le sanzioni dell’UE, nonché alla propaganda russa. La signora Kallas aggiunge inoltre che «con i colloqui in corso sull’arresto dell’aggressione della Russia, dobbiamo mettere l’Ucraina nella posizione più forte possibile».
Il nuovo pacchetto di sanzioni prevede, tra l’altro, misure contro la cosiddetta “flotta ombra” della Russia, aggiungendo 74 ulteriori navi all’elenco delle navi soggette a divieto di accesso ai porti e divieto di fornitura di servizi relativi ai trasporti marittimi, portando il numero totale delle navi sanzionate a 153. Questa misura mira alle petroliere extra-UE che fanno parte della flotta ombra di Putin che eludono il meccanismo del prezzo massimo del petrolio, supportano il settore energetico russo o navi responsabili del trasporto di attrezzature militari per la Russia o di cereali ucraini rubati.
Inoltre, nell’elenco delle sanzioni contro persone fisiche o giuridiche, vengono aggiunte:
48 persone e 35 entità responsabili di azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina.
Inoltre, per la prima volta, l’UE impone un divieto di transazioni a istituti di credito o finanziari situati al di fuori della Russia che utilizzano il “Sistema di Trasmissione dei Messaggi Finanziari” (SPFS) della Banca Centrale della Russia. Lo SPFS è un servizio specializzato di messaggistica finanziaria sviluppato dalla Banca Centrale della Russia per neutralizzare l’effetto delle misure restrittive. Allo stesso tempo, viene esteso il divieto di fornitura di servizi specializzati di messaggistica finanziaria a 13 banche regionali ritenute significative per i sistemi finanziari e bancari russi.
Per quanto riguarda il commercio, il Consiglio dell’UE ha aggiunto 53 nuove entità all’elenco di quelle che supportano direttamente il complesso militare e industriale della Russia nella sua guerra di aggressione contro l’Ucraina. Saranno soggette a restrizioni più severe sull’esportazione di beni e tecnologie a duplice uso, nonché su beni e tecnologia che potrebbero contribuire al miglioramento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia. Un terzo di queste entità è russo mentre le altre si trovano in paesi terzi (Cina, compresa Hong Kong, India, Kazakistan, Singapore, Turchia, Emirati Arabi Uniti e Uzbekistan) e sono state coinvolte nell’elusione delle restrizioni commerciali o sono state coinvolte nella fornitura di oggetti sensibili necessari, ad esempio, per UAV e missili utilizzati per operazioni militari russe.
Inoltre, la decisione odierna amplia l’elenco degli oggetti soggetti a restrizioni che contribuiscono al miglioramento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia, aggiungendo elementi per lo sviluppo e la produzione di sistemi militari russi, come: precursori chimici “Cloropicrina” e altri, software relativi a macchine di controllo numerico computerizzato (CNC) e macchine di cromo.
Inoltre, l’UE ha introdotto ulteriori restrizioni sulle esportazioni di beni che contribuiscono al rafforzamento delle capacità industriali russe (chimici, alcune materie plastiche e gomma) e al loro transito attraverso la Russia, nonché ulteriori restrizioni sulle importazioni di alluminio primario, che genera entrate significative per la Russia.
DIVIETO DI EMISSIONE DEI MEDIA RUSSI
Il Consiglio ha deciso di sospendere le licenze di trasmissione dell’UE per otto media russi sotto il controllo permanente della leadership russa e di vietare loro di trasmettere i loro contenuti. Questi media russi sono i seguenti: EADaily / Eurasia Daily, Fondsk, Lenta, NewsFront, RuBaltic, SouthFront, Strategic Culture Foundation e Krasnaya Zvezda / Tvzvezda. «Questi media sono stati essenziali e determinanti nella promozione e nel sostegno della guerra aggressiva della Russia contro l’Ucraina e nella destabilizzazione dei suoi paesi vicini e dell’UE e dei suoi Stati membri», si legge nell’annuncio del Consiglio.