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Gli ambasciatori dei paesi membri dell’UE hanno acconsentito all’imposizione di dazi sui fertilizzanti russi e bielorussi, ha riferito venerdì una fonte dell’UE. Alcuni prodotti agricoli saranno anch’essi soggetti a dazi. Dopo la loro imposizione, tutte le importazioni di prodotti agricoli dalla Russia saranno soggette a dazi dell’UE.

La presidenza polacca potrà ora passare ai negoziati con il Parlamento europeo; una volta conclusi, verrà presa la decisione finale. I diplomatici dell’UE sperano di riuscire a raggiungere un accordo già nel primo semestre dell’anno, quando al Consiglio dell’UE presiede la Polonia.

Nonostante l’imposizione di 16 pacchetti di sanzioni alla Russia in relazione alla sua invasione dell’Ucraina, l’importazione di fertilizzanti da quel paese e dalla Bielorussia alleata non solo è continuata, ma è addirittura cresciuta – nei primi otto mesi del 2024 del 52%, portando un introito di 1,2 miliardi di euro.

A differenza delle sanzioni, che vengono adottate dagli Stati membri all’unanimità, la decisione sui dazi richiedeva solo una maggioranza qualificata – 15 paesi che rappresentano il 65% della popolazione totale dell’UE. L’Ungheria non poteva quindi bloccarla da sola.

La Polonia insieme a Lituania, Lettonia ed Estonia avevano sollevato nei forum dell’UE che, sebbene i fertilizzanti, specialmente quelli contenenti fosforo, potassio e idrogeno, siano cruciali per il settore agricolo europeo, poiché garantiscono alta produzione e stabilità delle colture, la dipendenza dell’UE dalle importazioni di tali beni espone la Comunità a incertezze di approvvigionamento, che potrebbero minacciare la sicurezza alimentare nella regione.

Di conseguenza, la Commissione europea a fine gennaio ha proposto di imporre dazi sui fertilizzanti azotati russi e bielorussi, nonché su una serie di prodotti agricoli che finora non erano stati soggetti a tariffe doganali più elevate. Complessivamente rappresentavano il 15% delle importazioni di prodotti agricoli russi nel 2023. (14.03.2025)