Bruxelles (ANSA) – Il 6 maggio la Commissione europea presenterà una roadmap per eliminare gradualmente tutte le importazioni di combustibili fossili russi. “Abbiamo tagliato i finanziamenti per l’economia di guerra russa e rafforzato la nostra sicurezza energetica. Ma c’è ancora molto da fare” ha detto la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, al summit sulla sicurezza energetica a Londra.
“Tra due settimane il commissario Ue per l’Energia, Dan Jorgensen, presenterà una tabella di marcia con misure concrete per eliminare gradualmente tutte le importazioni di combustibili fossili russi in modo da non dipendere più da una potenza ostile per il nostro fabbisogno energetico”, ha aggiunto.
“All’inizio di questo decennio, dipendevamo eccessivamente da un unico fornitore per il nostro fabbisogno energetico – ha evidenziato von der Leyen -. La Russia forniva il 45% del nostro gas, il 50% del nostro carbone e quasi un terzo del nostro petrolio. Per decenni, non siamo riusciti a riconoscere i costi derivanti da questa dipendenza. Il rischio di ricatti, coercizioni economiche, shock dei prezzi; questa realtà è emersa dopo l’invasione su vasta scala dell’Ucraina”.
Mosca “ha cercato di sfruttare la nostra eccessiva dipendenza tagliandoci il gas, ha cercato di causare turbolenze economiche e indebolire la nostra determinazione per l’Ucraina” e “ha fallito”, ha osservato ancora la presidente della Commissione europea, ricordando che l’Ue ha “risposto con il RePowerEu”, “diversificando” gli approvvigionamenti e “accelerando la transizione verso l’energia pulita”.
“Siamo passati dal 45% delle nostre importazioni di gas provenienti dalla Russia al 18%. Siamo passati da un barile di petrolio su cinque a uno su cinquanta, una riduzione di dieci volte. E siamo arrivati a zero carbone dalla Russia”, ha spiegato (24 maggio).
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