Sarajevo (Fena) – Il segretario generale del Movimento europeo in Bosnia ed Erzegovina Haris Plakalo ha dichiarato a Fena che la rielezione di Ursula von der Leyen a presidente della Commissione europea è una conferma della continua dedizione della Commissione europea all’integrazione europea della Bosnia ed Erzegovina e un’opportunità che i Balcani occidentali in generale hanno ricevuto e non devono perdere.
– La presidente Von der Leyen ha indubbiamente dimostrato più volte durante il mandato passato di essere un’amica sincera della Bosnia ed Erzegovina, e da questo punto di vista i cittadini della Bosnia ed Erzegovina possono essere soddisfatti della rielezione di Ursula von der Leyen a presidente della Commissione europea – ha affermato.
Plakalo ha ricordato che i maggiori progressi della Bosnia ed Erzegovina sono stati realizzati proprio negli ultimi cinque anni grazie agli sforzi della presidente Von der Leyen insieme a tutti gli altri membri della Commissione europea affinché la Bosnia ed Erzegovina diventasse candidata all’adesione e ottenesse lo status di negoziato.
– Nel discorso odierno al Parlamento europeo, la presidente Von der Leyen ha nuovamente sottolineato l’importanza dell’integrazione dei paesi dei Balcani occidentali nell’UE attraverso vari approcci della commissione nei prossimi cinque anni, ma ha anche evidenziato l’importanza dei progressi individuali di ciascun paese dei Balcani occidentali – ha osservato Plakalo.
Tuttavia, ritiene che non ci si debba aspettare che in futuro le decisioni sulla Bosnia ed Erzegovina vengano prese come in passato, più per gli sforzi dell’UE che per gli sforzi delle istituzioni in Bosnia ed Erzegovina.
– Attualmente esiste un problema con il documento finale del programma di riforme della Bosnia ed Erzegovina del piano di crescita dell’UE destinato alla Bosnia ed Erzegovina, e è evidente che la Bosnia ed Erzegovina ha perso fondi per un importo di 70 milioni di euro a causa della mancanza di consenso nell’includere nel documento le misure che la Commissione europea ha posto come condizione. Il semplice fatto che, oltre alla bozza inviata a Bruxelles, non si sia comunque arrivati a un documento finale e concordato che Bruxelles si aspetta è certamente sconvolgente per quanto riguarda il percorso della Bosnia ed Erzegovina verso l’UE e i fondi necessari per la Bosnia ed Erzegovina – ha detto Plakalo.
Secondo lui, è importante sottolineare anche le ragioni, e cioè che, oltre al bilancio delle istituzioni della Bosnia ed Erzegovina che attende l’approvazione alla Camera dei popoli, rimangono tre importanti misure come condizione per l’operatività dei fondi. Queste sono, prima di tutto, l’istituzione di un numero unico per le emergenze in tutto il paese, l’abolizione del veto degli enti sull’assegnazione degli aiuti dai fondi statali, il riempimento dei posti vacanti nella Corte costituzionale della Bosnia ed Erzegovina e il rispetto delle decisioni di detto tribunale.
– Proprio a causa dell’irresponsabilità verso i cittadini della Bosnia ed Erzegovina, gli attuali 70 milioni di euro saranno assegnati agli altri paesi dei Balcani occidentali che hanno inviato i loro programmi di riforma in relazione al piano di crescita. Questo indica chiaramente che, nonostante la rielezione della presidente della Commissione europea Von der Leyen, le istituzioni della Bosnia ed Erzegovina e i rappresentanti politici in Bosnia ed Erzegovina saranno molto più responsabili per il ritardo della Bosnia ed Erzegovina verso l’UE che l’intera amministrazione europea. È finalmente tempo che tutti all’interno della Bosnia ed Erzegovina inizino a lavorare nell’interesse dei cittadini di questo paese – ha dichiarato a Fena il segretario generale del Movimento europeo in Bosnia ed Erzegovina Haris Plakalo. (18.7.)