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Praga/ Francoforte – La Banca Nazionale Ceca (ČNB) elaborerà un’analisi delle possibili investimenti in altre classi di attivi. Il consiglio bancario ha deciso di farlo nell’incontro di oggi. Il governatore della ČNB Aleš Michl questa settimana ha parlato della possibilità di includere il bitcoin nelle riserve estere della banca centrale. La banca centrale nella dichiarazione stampa di oggi ha sottolineato che fino alla valutazione delle conclusioni dell’analisi non cambierà l’impostazione delle riserve estere. Tuttavia, giovedì, la presidente della Banca Centrale Europea (BCE) Christine Lagardeová ha espresso in una conferenza stampa la convinzione che nessun paese membro dell’Unione Europea includerà il bitcoin nelle proprie riserve.

“Nell’ambito della strategia di gestione delle riserve estere, la banca centrale negli ultimi due anni ha rafforzato la diversificazione dei suoi investimenti. Su proposta del governatore Aleš Michl, la ČNB valuterà se sia opportuno, dal punto di vista della diversificazione e del rendimento, ampliare le riserve estere anche con investimenti in altre classi di attivi,” ha dichiarato la banca centrale. La ČNB non ha divulgato il termine entro cui sarà elaborata l’analisi. Michl ha dichiarato in un’intervista mercoledì al Financial Times che presenterà al consiglio bancario un piano di investimenti in bitcoin. Se approvato, i bitcoin potrebbero infine rappresentare fino al cinque per cento delle riserve totali della banca, che attualmente ammontano a 140 miliardi di euro (3,5 bilioni di corone ceche).

Lagardeová ha dichiarato davanti ai giornalisti che le riserve devono essere liquide e sicure e non dovrebbero essere soggette a sospetti di riciclaggio di denaro o altre attività criminali. Ha detto di aver già parlato con Michl a riguardo. “Ho parlato con il mio collega della Repubblica Ceca e lascio che sia lui a fare dichiarazioni secondo la sua volontà,” ha detto la presidente della Banca Centrale Europea. “Sono però sicura che sia convinto, come tutti noi, della necessità di avere riserve liquide e sicure,” ha aggiunto. Il direttore del dipartimento comunicazione della ČNB Jakub Holas ha successivamente comunicato all’agenzia ceca di stampa che la banca non commenterà le dichiarazioni di Lagardeová.

Anche gli analisti, in risposta alla proposta del governatore della ČNB, hanno sottolineato che il bitcoin è un asset marcatamente rischioso, il che potrebbe essere problematico se incluso nelle riserve. Inoltre, secondo loro, la ČNB potrebbe entrare in un certo conflitto proprio con la Banca Centrale Europea, che considera il valore interno del bitcoin nullo. Tuttavia, il passo della ČNB potrebbe portare il bitcoin più tra i normali attivi d’investimento. Anche il ministro delle finanze Zbyněk Stanjura (ODS) si mostra cauto sull’eventuale inclusione del bitcoin nelle riserve estere. Oggi ha detto ai giornalisti che la banca centrale dovrebbe essere un simbolo di stabilità e che il bitcoin non è un asset stabile. Ha però sottolineato che la decisione su questo passo spetterà al consiglio bancario della ČNB. (30 gennaio)