Bruxelles – La Commissione Europea ha oggi proposto di destinare oltre 18 miliardi di euro dai fondi dell’Unione Europea (454 miliardi di corone) a sette paesi colpiti da devastanti alluvioni e incendi lo scorso settembre. I paesi, tra cui anche la Repubblica Ceca, avranno la possibilità di usufruire fino a un terzo dei fondi previsti sotto forma di prefinanziamento per indirizzarli rapidamente verso le aree colpite. Il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’UE, che rappresenta gli Stati membri, devono approvare la proposta di Bruxelles prima che i paesi coinvolti possano accedere ai finanziamenti.
La presidente dell’esecutivo dell’Unione Europea, Ursula von der Leyen, aveva promesso a settembre, durante un incontro con i leader dei paesi dell’Europa centrale colpiti dalle alluvioni, di destinare dieci miliardi nell’ambito delle risorse già esistenti nei fondi dell’Unione per le regioni in via di sviluppo. Secondo il primo ministro Petr Fiala, alla Repubblica Ceca saranno destinate due miliardi di euro (oltre 50 miliardi di corone).
“Quando le catastrofi climatiche colpiscono, l’Europa è più forte se resta unita”, ha dichiarato oggi la presidente della Commissione riguardo alla proposta specifica. Oltre alla Repubblica Ceca, la somma complessiva di oltre 18 miliardi sarà accessibile anche a Polonia, Ungheria, Slovacchia, Austria e Romania, colpite dalle inondazioni, e al Portogallo, che ha affrontato incendi catastrofici.
La Commissione prevede che i paesi potranno utilizzare fino al 30% della loro quota immediatamente, ancora prima dell’inizio dei progetti finanziati. Secondo Bruxelles, ciò dovrebbe ridurre la pressione che i danni causati dalle calamità hanno creato sui bilanci nazionali. La proposta prevede inoltre che non sarà necessario aggiungere fondi nazionali alle finanze europee nel contesto del cofinanziamento. La stragrande maggioranza (17,7 miliardi di euro) sarà destinata a tre fondi strutturali previsti principalmente per le aree meno sviluppate dell’UE. I restanti 588 milioni di euro proverranno dal fondo di sostegno agli agricoltori e allo sviluppo rurale. (22 ottobre)