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Bruxelles – La Repubblica Ceca ha presentato oggi a Bruxelles un piano per l’integrazione graduale dell’Ucraina e della Moldavia nel mercato interno dell’Unione Europea. Secondo il ministro ceco per gli affari europei Martin Dvořák, il piano si concentra su proposte concrete riguardanti l’approfondimento della cooperazione soprattutto nei settori dell’energia, delle telecomunicazioni, dell’ambiente e dell’agricoltura. I cechi sono finora riusciti a ottenere il sostegno di altri nove paesi dell’Unione Europea.

“Ho presentato l’iniziativa ceca che intende contribuire a una più rapida integrazione della Moldavia e dell’Ucraina nel mercato interno. Riteniamo che sia un passo importante che potrebbe accelerare l’intero processo,” ha detto Dvořák. Secondo lui, il piano è vantaggioso per entrambe le parti, sia “per i paesi aspiranti, che avranno un accesso più facile ai nostri mercati, sia per noi, perché avremo un’ulteriore parte del mercato che sarà liberamente accessibile”. Finora, la Repubblica Ceca è stata supportata da Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Lettonia, Romania, Slovenia, Svezia e Danimarca.

Secondo il ministro ceco, l’accelerazione dell’integrazione consisterà nella “nostra assistenza tecnica, nella più stretta collaborazione, nella creazione di gruppi di lavoro e nella creazione di contatti”. “Entrambi i paesi sono pronti a continuare a lavorare sull’avvicinamento e sull’implementazione delle norme UE con l’obiettivo, tra l’altro, di approfondire la loro integrazione nell’Unione Europea,” si legge nel cosiddetto non-paper, cioè un documento non ufficiale per ulteriori dibattiti, che ČTK ha a disposizione. Un’ulteriore integrazione economica attraverso accordi di libero scambio potrebbe sostenere notevolmente la Moldavia e l’Ucraina “negli sforzi per resistere all’influenza perniciosa della Russia”, aggiunge il documento. Secondo la Repubblica Ceca, entrambi i paesi riceverebbero anche una ricompensa tangibile e sarebbero più motivati a continuare a lavorare sulle riforme.

Sotto la presidenza belga nella prima metà del 2024 è stato concordato l’inizio ufficiale dei colloqui di adesione sia con l’Ucraina che con la Moldavia. Successivamente è iniziato il cosiddetto screening, cioè il processo tra la Commissione Europea (CE) e lo stato candidato in questione, durante il quale si valuta la legislazione nazionale e si individuano le aree in cui è necessario armonizzare la legislazione nazionale con quella dell’Unione, il cosiddetto acquis. Lo screening è un presupposto necessario per l’apertura dei cosiddetti cluster, che comprendono sempre diverse capitoli di adesione. È possibile che questo screening sia completato durante la presidenza polacca, che è in questo semestre. (28 gennaio)