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Bruxelles – La Slovenia ha accolto con favore, nella riunione dei ministri dell’agricoltura dell’UE, entrambe le proposte della Commissione europea per migliorare la posizione degli agricoltori nella catena di approvvigionamento alimentare, sottolineando tra l’altro l’importanza di tenere conto delle specificità degli Stati membri. Inoltre, ha sostenuto anche l’iniziativa per meno burocrazia per gli agricoltori biologici e l’iniziativa per limitare le pratiche commerciali sleali.

La Commissione europea ha presentato ai ministri, nella riunione di Bruxelles, due proposte legislative pubblicate poco più di un mese fa, derivanti dal pacchetto di misure presentato in primavera per gestire le crisi nel settore agricolo. L’obiettivo è rafforzare la posizione degli agricoltori e ripristinare la fiducia tra gli operatori della catena di approvvigionamento agroalimentare.

Secondo quanto comunicato martedì dal Ministero dell’agricoltura, delle foreste e dell’alimentazione, la Slovenia ha accolto con favore le modifiche proposte per l’organizzazione comune dei mercati, sottolineando l’importanza di tenere conto delle specificità degli Stati membri. Secondo il ministero, per la Slovenia è fondamentale consentire il riconoscimento simultaneo delle cooperative come organizzazioni di produttori per diversi settori.

La Slovenia ha anche accolto con favore il miglioramento della cooperazione tra le autorità di controllo per eliminare le pratiche commerciali sleali nella catena agroalimentare. Il ministero ritiene infatti che le regole procedurali per la cooperazione transfrontaliera, incluso un meccanismo di assistenza reciproca, contribuiranno a proteggere gli agricoltori e i fornitori di piccole e medie dimensioni dagli abusi.

Il Consiglio dei ministri dell’agricoltura ha discusso anche della necessità di una revisione del processo di convalida dell’efficacia riguardo all’attuazione dei piani strategici, come sottolineato in una lettera congiunta dei 27 Stati membri, compresa la Slovenia, e delle semplificazioni dell’architettura verde. La Slovenia ha sostenuto ulteriori cambiamenti legislativi per semplificare le procedure, che consentiranno un uso più efficiente delle risorse della politica agricola comune, ed ha espresso il suo sostegno al miglioramento dell’accettabilità dell’architettura verde per gli agricoltori, il che contribuirà a raggiungere meglio gli obiettivi del Patto Verde. (28 gennaio)