Lubiana – Il governo giovedì ha ridotto i fondi di rimborso nel piano di ripresa e resilienza da poco più di un miliardo di euro a 613 milioni di euro. Come ha spiegato il ministro delle finanze Klemen Boštjančič dopo la riunione del governo, la maggior parte degli investimenti previsti per il finanziamento tramite prestiti sarà realizzata con l’aiuto di altre fonti finanziarie. La Slovenia invierà la proposta per una trattazione formale a Bruxelles.
“È importante che l’importo finanziario per i fondi non rimborsabili non cambi e rimanga a 1,61 miliardi di euro,” ha dichiarato Boštjančič. Si riducono solo i fondi di rimborso. Infatti, il governo propone che gli investimenti previsti per il finanziamento tramite prestiti vengano realizzati con l’aiuto di altre fonti finanziarie o che il loro contenuto venga in gran parte trasferito agli investimenti previsti per il finanziamento non rimborsabile.
Il governo propone alla Commissione Europea, tra l’altro, di escludere dal piano una parte del progetto di ammodernamento della stazione ferroviaria di Lubiana. Questo rappresenta una riduzione dei prestiti del meccanismo di 205,7 milioni di euro. Come spiegato dal ministero delle finanze, questa parte del progetto è prevista per essere realizzata con l’aiuto di fondi di coesione non rimborsabili per il periodo 2021-2027.
Si tratta della proposta di terza modifica del piano di ripresa e resilienza, secondo la quale nella versione attualmente in vigore la Slovenia ha a disposizione fino alla fine del 2026 1,61 miliardi di euro di fondi non rimborsabili e 1,07 miliardi di euro di prestiti, proprio questa parte dovrebbe essere ridotta a 613 milioni di euro con la nuova versione. L’Ufficio RS per la ripresa e resilienza invierà ora la proposta di modifica per una trattazione formale a Bruxelles. Il governo si aspetta la conferma definitiva della proposta di modifica del piano dal Consiglio dell’UE presumibilmente entro l’estate. (17 aprile)