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Madrid – L’accordo raggiunto tra l’Unione Europea e i paesi del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Venezuela) non modificherà gli standard di sicurezza e qualità alimentare, per cui tutti i prodotti commercializzati nell’UE dovranno soddisfare i rigorosi requisiti sanitari, fitosanitari e di sicurezza alimentare, mentre questa alleanza stimolerà le esportazioni agroalimentari spagnole e includerà clausole di salvaguardia.

Fonti del governo spagnolo hanno spiegato che questo accordo con il Mercosur, ottenuto dopo oltre due decenni di negoziati, non modifica le norme di sicurezza alimentare dell’Unione Europea, poiché queste rimangono “inalterate”, per cui tutti i prodotti commercializzati nell’UE sono obbligati a soddisfare i “rigorosi requisiti sanitari, fitosanitari e di sicurezza alimentare”.

Tuttavia, di fronte alle critiche e alle richieste di diverse organizzazioni agricole, che avvertono dell’impatto negativo che potrebbero avere in Spagna le importazioni di prodotti agricoli di quei paesi che non rispettano le normative vigenti per le produzioni comunitarie, l’Esecutivo spagnolo ha ribadito che l’accordo “non cambia nulla”, né potrebbe essere messo in discussione, gli standard di sicurezza e qualità alimentare all’interno dell’UE.

Inoltre, ha precisato che questo accordo consentirà che dazi e determinati requisiti doganali diminuiscano e si faciliti, in questo modo, l’accesso a tali mercati, per cui si favorirà l’esportazione di prodotti agroalimentari di grande rilievo in Spagna come l’olio d’oliva, il vino o il suino, tra gli altri.

Per quanto riguarda settori sensibili come la carne bovina, quella avicola, il riso o lo zucchero, che dopo la firma hanno denunciato di essere diventati merce di scambio in questo accordo, fonti del governo spagnolo reiterano che queste quote sono ben definite e riconoscono che sono stati “elementi difficili” in questa negoziazione da parte dell’Unione Europea.

In questo modo, hanno osservato che la liberalizzazione è stata “molto misurata, molto calibrata e non ha rischio di risultare dirompente”, ma precisano che, nel caso in cui si verificasse qualsiasi situazione anomala, sono state progettate “misure di salvaguardia” che si potrebbero imporre.

Così, la questione relativa alle quote, una delle più complicate al momento di negoziare con il Mercosur, è stata “molto rigorosa e limitata”.

Nel caso del bovino la quota sarà di 99.000 tonnellate, quella del bovino simile, e la carne avicola di 180.000 tonnellate. Mentre nel caso dello zucchero la quota è di 180.000 tonnellate e quella del riso è di 60.000 tonnellate, quantità che rappresentano tra l’1% e il 2% del consumo e della produzione europea, che non risultano dirompenti per il mercato europeo.

D’altra parte e sulla possibilità che venga ripresa l’idea da parte della Commissione Europea della creazione di un fondo di 1.000 milioni di euro per compensare possibili perturbazioni di mercato, l’Esecutivo ha indicato che sarà studiata a partire dall’anno prossimo.

In questo modo, nella negoziazione si è tenuto conto delle sensibilità attraverso liberalizzazioni parziali di prodotti sensibili, oltre a esistere salvaguardie e la possibilità di fondi per supplire potenziali danni.

D’altra parte, l’accordo prevede una maggiore protezione delle Indicazioni Geografiche (IGP) spagnole in questo caso come può essere il Jamón de Jabugo, l’Olio di Baena, il vino della Ribera del Duero o il brandy di Jerez, tra gli altri.

Fonti del governo guidato da Pedro Sánchez hanno sottolineato che questa protezione evita la possibilità di imitazioni e di pratiche commerciali sleali che possono verificarsi da parte dei produttori nel Mercosur.

In questo modo, nel caso della Spagna saranno protette 59, di cui tre corrispondono a bevande spiritose, 28 per vini e 28 per il resto degli alimenti.

Per questo, si considera che questo accordo è un'”opportunità” per gli esportatori agricoli, in quanto permetterà loro di collocare i loro prodotti europei nei mercati che compongono il Mercosur, poiché questa alleanza non solo rafforza le relazioni commerciali ed economiche con la regione, ma stabilisce anche un quadro solido per avanzare in materia di sostenibilità e di cooperazione strategica con la regione. (19 dicembre)