es flag go to the original language article
This article has been translated by Artificial Intelligence (AI). The news agency is not responsible for the content of the translated article. The original was published by Europa Press.

Bruxelles – La Spagna è stata l’alleato della NATO che ha investito meno in spese militari lo scorso anno, con una quota dell’1,24% del PIL, dietro Slovenia, Lussemburgo e Belgio, ed essendo uno dei nove membri dell’organizzazione che non hanno raggiunto la soglia del 2% del PIL per la Difesa.

Tradizionalmente in fondo alla classifica per spese militari, la Spagna è tornata a essere ‘fanalino di coda’ nel 2024, peggiorando di alcune decimali la previsione dell’1,28% che gestiva la NATO, secondo il rapporto annuale pubblicato questo giovedì dal segretario generale alleato, Mark Rutte, che fa un riepilogo delle questioni interne del blocco militare, comprese le spese per la Difesa.

Il dato della Spagna contrasta con la tendenza al rialzo degli investimenti militari tra gli alleati europei della NATO, che hanno registrato nel 2024 un aumento senza precedenti del 19,4%, nel decimo anno consecutivo di incremento all’interno della NATO.

In totale, 22 paesi dell’organizzazione hanno raggiunto l’obiettivo del 2% in spese militari, anche se ci sono ancora potenze come l’Italia, con l’1,5%, o il Canada, con l’1,45%, che continuano a non rispettare l’impegno assunto al vertice di Galles nel 2014.

Da un lato opposto, la Polonia con il 4,07% e i paesi baltici, Estonia, Lettonia e Lituania, tutti sopra il 3,11%, sono stati insieme agli Stati Uniti, con il 3,19%, quelli che hanno dedicato maggiori investimenti alla Difesa lo scorso anno. Anche se il contributo degli alleati europei e del Canada è aumentato negli ultimi anni, Washington continua a rappresentare il 64% della spesa militare nell’organizzazione.

Per quanto riguarda l’altro aspetto dell’impegno di Galles, affinché almeno il 20% del bilancio annuale vada a nuovi equipaggiamenti militari, tutti i membri della NATO, tranne Canada, Portogallo e Belgio, rispettano questo impegno, con la Spagna al 30,3%.

Nella sua presentazione, Rutte riconosce precisamente che gli alleati europei e il Canada hanno aggiunto 700.000 milioni in più alle loro spese per la Difesa, ma è necessario che la NATO “acceleri drammaticamente” questi sforzi nel presente corso. “Gli alleati europei e il Canada devono fare un salto qualitativo in termini di contributi e capacità che apportano. Per questo, sarà essenziale investire sostanzialmente di più”, riporta nella sua riflessione.

Raggiungere il 2% in estate e nuovo obiettivo di spesa

Il dato aggiornato della spesa militare del 2024 arriva in un momento in cui la NATO è immersa nelle discussioni per aumentare i bilanci per la Difesa, con l’obiettivo che al vertice dei leader a fine giugno all’Aia, tutti gli alleati raggiungano questo obiettivo, prima che i dirigenti della NATO concordino un nuovo impegno di investimento oltre il 3% del PIL, come ha avvisato Rutte, mentre gli Stati Uniti chiedono che la cifra salga fino al 5%.

In questo contesto, il presidente del Governo, Pedro Sánchez, ha annunciato questo martedì un pacchetto di 10.471 milioni di euro aggiuntivi per la Difesa affinché la Spagna raggiunga il suo impegno di arrivare al 2% del PIL entro quest’anno 2025.

In questo modo, la Spagna ha accelerato il suo percorso tracciato fino ad ora, che prevedeva di raggiungere l’obiettivo nel 2029. Nelle ultime settimane, in pieno dibattito sulla necessità di aumentare la spesa per la difesa, Sánchez ha anticipato che si raggiungerebbe “il prima possibile”. (24 aprile)