sq flag go to the original language article
This article has been translated by Artificial Intelligence (AI). The news agency is not responsible for the content of the translated article. The original was published by ATA.

L’Unione Europea continua a sostenere la Riforma della Giustizia in Albania, sottolineando il fatto che questa riforma insieme al vetting di giudici e procuratori mira a ristabilire la fiducia del pubblico nella magistratura e nelle sue istituzioni.

Presente al tavolo delle discussioni sull’eredità del sistema di vetting introdotto dalla riforma della giustizia del 2016, l’ambasciatore dell’Unione Europea in Albania, Silvio Gonzato, ha dichiarato che l’UE ha sostenuto fin dall’inizio il processo di vetting e continuerà a farlo fino alla sua conclusione.

Il tavolo è stato organizzato a Tirana dall’Ambasciata dei Paesi Bassi e dal Comitato Albanese di Helsinki.

“La fiducia è una convinzione che deve essere continuamente alimentata. Non può essere considerata data. Questo significa che, mentre la riforma della giustizia è irreversibile, la sua attuazione richiede la nostra attenzione e supporto costante. Garantire l’indipendenza e l’integrità dei giudici è un impegno e uno sforzo permanente”, ha affermato Gonzato.

L’ambasciatore dell’UE Gonzato ha dichiarato che “la responsabilità e l’indipendenza stanno al cuore di ogni società democratica governata dallo stato di diritto”.

Il processo di vetting in Albania, nel quadro della Riforma della Giustizia, è iniziato l’8 febbraio 2018 e si è concluso lo scorso novembre.

La Commissione Indipendente delle Qualifiche alla conclusione del processo ha informato che durante questo periodo sono state prese complessivamente 805 decisioni di cui 373 conferme in carica per 165 giudici, 167 procuratori, 2 ex ispettori nel KLD, 2 ispettori nel KLGJ e 37 assistenti e consiglieri legali.

Basandosi sui tre criteri di rivalutazione, il criterio professionale, i beni e la purezza del quadro come pilastri di questo processo, la KPK ha preso 268 decisioni per la rimozione dall’incarico di 146 giudici, 1 ex giudice della Corte Suprema, 116 procuratori, 1 ispettore nel KLGJ e 4 assistenti legali.

Il vetting è proseguito per 6 anni sotto la supervisione degli internazionali e con la conclusione della rivalutazione nella KPK, il vetting continuerà al secondo grado presso il Collegio Speciale d’Appello (KPA) i cui membri hanno un mandato di 9 anni fino alla fine del 2026. (5 marzo)