Bruxelles – I ministri dell’Economia e delle Finanze dell’area euro, l’Eurogruppo, hanno sostenuto il rafforzamento dell’autonomia strategica dell’UE e l’evitare “rappresaglie” di fronte al secondo mandato di Donald Trump, che questo lunedì ha assunto la carica di presidente degli Stati Uniti.
“L’Europa deve fare di più per rafforzare la sua capacità competitiva”, ha sostenuto il commissario europeo per l’Economia, Valdis Dombrovskis, in dichiarazioni ai media al suo arrivo alla riunione dell’Eurogruppo.
Il politico lettone ha sottolineato l’importanza delle relazioni transatlantiche per entrambi i partner, “specialmente nell’attuale contesto di incertezza geopolitica” in cui è “molto importante che le democrazie occidentali si alleino di fronte alle sfide poste dalle autocrazie”.
“Affrontiamo le relazioni con gli Stati Uniti con questo spirito conciliatore, ma dobbiamo anche vedere quali idee e iniziative concrete svelerà l’amministrazione Trump”, ha sottolineato Dombrovskis.
Tuttavia, ha aggiunto che “se è necessario difendere gli interessi economici dell’Europa”, la Commissione è “pronta a farlo e a rispondere in modo proporzionato” mentre lavora alla diversificazione degli accordi commerciali come quelli firmati con i paesi del Mercosur e con il Messico.
“Abbiamo un’agenda chiara e la migliore risposta che possiamo dare è rispettarla perché ora è ancora più urgente farlo”, ha indicato, a sua volta, il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, che ha sottolineato i vantaggi di un commercio globale aperto, anche per gli Stati Uniti.
Sulla stessa linea, il ministro dell’Economia, Commercio e Impresa del Governo di Spagna, Carlos Cuerpo, ha esortato a dare priorità a un “angolo genuinamente europeo”, invece di sviluppare risposte “reattive a ciò che viene da fuori”.
“L’Europa deve andare avanti e deve realizzare la sua agenda, la sua tabella di marcia, indipendentemente da ciò che accade fuori. Dobbiamo rafforzarci, l’Europa deve essere un attore forte in qualsiasi tavolo di negoziazione e questo passa attraverso l’esecuzione di queste raccomandazioni, attraverso il fare i nostri compiti”, ha sottolineato il ministro.
Da parte sua, il ministro delle Finanze tedesco, Jorg Kukies, ha sottolineato l’importanza di inviare un “segnale transatlantico” per avvertire in modo “chiaro” che l’Europa è “capace di reagire”.
Nel frattempo, il suo omologo belga, Vincent van Peteghem, ha invitato a vedere il secondo mandato di Trump come una “chiamata di attenzione” per l’UE, proprio come lo sono state la crisi bancaria o la pandemia di Covid-19, che incita ad avere la “spinta necessaria per prendere azioni decisive”.
“Dovremmo concentrarci sulle sfide della nostra economia e sulle nostre proprie forze di fronte agli Stati Uniti, non nel prendere rappresaglie”, ha aggiunto il ministro delle Finanze del Belgio.
Si è espresso al riguardo anche il ministro delle Finanze irlandese, Jack Chambers, che ha sottolineato il valore del libero commercio internazionale e le importanti relazioni transatlantiche da cui storicamente si sono beneficiati tanto l’UE quanto gli Stati Uniti. (20 gennaio)