In tutta l’UE/Bruxelles – I ministri dell’ambiente dei 27 Stati membri dell’UE cercano lunedì in Lussemburgo di trovare una posizione comune – in vista della conferenza sul clima delle Nazioni Unite COP29 in Azerbaigian. Un pomo della discordia sono le diverse posizioni sull’energia nucleare. Alla conferenza stessa, che si svolgerà dall’11 al 22 novembre nella capitale azera Baku, la questione dei finanziamenti per il clima potrebbe svolgere un ruolo significativo.
Si tratta della questione di come i paesi industrializzati sviluppati – come i paesi dell’UE – possano sostenere finanziariamente i paesi in via di sviluppo nelle misure di protezione del clima e nell’adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici. L’UE insiste sul fatto che non solo i paesi storicamente industrializzati debbano contribuire, ma anche altri paesi ormai sviluppati debbano fare la loro parte. “Dobbiamo anche assicurarci che altri, che sono in grado di pagare, assumano la loro responsabilità”, ha dichiarato il commissario europeo per il clima Wopke Hoekstra ai giornalisti prima dell’incontro odierno.
Alla scorsa conferenza sul clima COP28, tenutasi a Dubai circa un anno fa, era stata per la prima volta formalmente registrata nelle conclusioni un’abbandono dei combustibili fossili come petrolio, gas e carbone. Contestualmente, oltre alle energie rinnovabili, era stato assegnato un ruolo anche all’energia nucleare, cosa che l’Austria solitamente rifiuta.
Non menzionare questa volta l’energia nucleare sarebbe “un passo indietro”, ha detto lunedì la ministra dell’ambiente francese Agnès Pannier-Runacher. Se si vuole raggiungere la neutralità climatica, “bisogna utilizzare tutte le leve”. La priorità deve essere l’uscita dall’energia a carbone.
La vede diversamente la ministra dell’ambiente austriaca Leonore Gewessler (Verdi). “Quello che ha portato riduzioni delle emissioni in passato e che continuerà a farlo in futuro sono le energie rinnovabili”, ha affermato rispondendo a una domanda della stampa e ha aggiunto – senza nominare direttamente l’energia nucleare: “Dovremmo quindi concentrarci sulle forme di energia che offrono un contributo reale, e non su quelle che promettono di farlo ma non mantengono mai nulla.” (14.10.2024)