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Bruxelles – La Commissione europea ha annunciato che investirà 910 milioni di euro (22,7 miliardi di CZK) per rafforzare la difesa europea. I finanziamenti saranno destinati a 62 progetti selezionati dagli Stati membri dell’UE, tra cui anche dalla Repubblica Ceca. L’esecutivo dell’Unione ha informato in una sua dichiarazione.

Oggi la Commissione ha pubblicato l’elenco delle proposte vincenti nell’ambito del Fondo europeo per la difesa (EDF) per il 2024. In totale sono stati sostenuti 62 progetti congiunti e vi partecipano otto aziende o università ceche. “L’obiettivo degli investimenti è colmare le lacune chiave nelle capacità, come la mobilità delle forze e la difesa contro i droni, attraverso innovazioni e collaborazione tra la scienza e l’industria europee,” ha dichiarato la Commissione. Inoltre, per la prima volta, l’industria della difesa ucraina può partecipare ai progetti dell’EDF.

Il quarto anno di bandi nell’ambito del Fondo europeo per la difesa ha registrato, secondo la CE, un interesse senza precedenti da parte dell’industria della difesa e delle organizzazioni di ricerca degli Stati membri dell’UE. Ha attratto un numero record di 299 proposte, che hanno unito 625 soggetti giuridici provenienti da 25 Stati membri dell’UE o dalla Norvegia. “Questo dimostra l’interesse crescente per la cooperazione paneuropea e lo sviluppo congiunto di capacità strategiche di difesa,” ha affermato la Commissione.

Al progetto denominato GARUDA, il cui obiettivo è creare un’architettura di base per i sistemi di aerei da combattimento senza pilota, partecipano ad esempio le aziende ceche AERO Vodochody AEROSPACE a.s. e První brněnská strojírna Velká Bíteš, a.s. Al progetto CITADEL Range, che riguarda il settore della sicurezza informatica, partecipa l’azienda CyberSecurity Hub. Hanno avuto successo anche progetti che coinvolgono il Politecnico di Brno, il Politecnico di Praga e le aziende Argotech a.s., GISAT s.r.o. e Zaitra s.r.o.

“Le proposte selezionate sostengono lo sviluppo di capacità critiche, come i sistemi di difesa aerea e antimissile e i droni,” ha dichiarato il commissario europeo per la difesa Andrius Kubilius. Questo, secondo lui, permetterà alle forze armate europee di “rispondere a minacce emergenti e proteggere i cittadini dell’UE, sia rafforzando la difesa collettiva che supportando partner come l’Ucraina nel loro sforzo di difendersi dall’aggressione esterna”. (30 aprile)