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Bruxelles (ANSA) – La Commissione europea ha multato Apple per 500 milioni di euro e Meta per 200 milioni per violazioni del regolamento sui mercati digitali Dma. Per il gruppo della Mela afferma di aver accertato la violazione dell’obbligo di anti-steering, che ha impedito cioè che i consumatori potessero essere reindirizzati a servizi esterni. Alla casa madre di Facebook contesta invece di aver violato l’obbligo di offrire la possibilità di scegliere un servizio che utilizzi meno dati personali.

Si tratta delle prime sanzioni decise per inadempienze del Dma. Sia Apple e Meta sono tenute ora a conformarsi alle decisioni della Commissione europea e rimuovere i comportamenti contestati entro 60 giorni, altrimenti rischiano il pagamento di sanzioni periodiche. Le sanzioni inflitte, ha spiegato l’esecutivo comunitario, hanno tenuto conto della gravità e della durata della non conformità, e sono ben al di sotto del tetto del 10% del fatturato previsto dal Dma per le multe in caso di violazioni.

La Commissione afferma anche di aver chiuso l’indagine sugli obblighi di Apple in materia di scelta dell’utente, grazie al coinvolgimento tempestivo e proattivo di Apple nella ricerca di una soluzione di conformità. Rispetto a Meta la Commissione ha anche stabilito che la piattaforma di intermediazione online Facebook Marketplace, non è più essere designato ai sensi del Dma (ha meno di 10mila utenti aziendali nel 2024).

“La Commissione europea sta cercando di penalizzare le aziende americane di successo, mentre consente alle imprese cinesi ed europee di operare secondo standard diversi. Non si tratta solo di una multa. Il fatto che la Commissione ci costringa a cambiare il nostro modello di business equivale, di fatto, a imporre a Meta una tariffa da miliardi di dollari, obbligandoci a offrire un servizio di livello inferiore” ha commentato Joel Kaplan, Chief global affairs officer di Meta.

“Inoltre – ha aggiunto – limitando ingiustamente la pubblicità personalizzata, la Commissione sta danneggiando anche imprese e economie europee” (23 aprile).

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