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Bruxelles – Per controllare meglio la migrazione irregolare, l’UE intende aprire la strada a un nuovo sistema elettronico di ingresso.

I rappresentanti del Parlamento europeo e dei governi degli Stati membri dell’UE hanno concordato a Bruxelles un avvio graduale del cosiddetto Entry/Exit-System (EES), si legge in una comunicazione. Il sistema dovrebbe in futuro registrare automaticamente quali cittadini non UE entrano o escono da uno Stato membro dell’UE – con dati biometrici come impronte digitali e immagini facciali.

Con il nuovo sistema di ingresso si intende controllare meglio la migrazione irregolare e rendere più difficile la frode d’identità. Il database dovrebbe mostrare, tra l’altro, se le persone si trovano nel territorio Schengen per un periodo più lungo di quanto consentito. Gli Stati membri dovrebbero in futuro avere accesso in tempo reale ai dati di viaggio e allo stato di soggiorno dei cittadini di paesi terzi.

La Germania è uno degli Stati membri dell’UE che sta affrontando con particolare determinazione la migrazione irregolare. Nonostante le critiche esplicite da parte della Commissione UE e di alcuni paesi vicini, il governo tedesco ha prolungato i controlli di frontiera fissi fino a metà settembre.

I controlli di frontiera nello spazio Schengen non sono in realtà previsti. Il governo giustifica la misura con il persistente problema della migrazione illegale e con la necessità di proteggersi meglio dal terrorismo islamista e dalla criminalità transfrontaliera.

Posto di frontiera digitale con fase di transizione

È prevista una fase di introduzione di sei mesi: nei primi due mesi gli Stati possono gestire il sistema senza dati biometrici. A partire dal terzo mese, almeno il 35% dei passaggi di frontiera dell’UE dovrà avvenire attraverso il nuovo sistema. La completa transizione dovrà avvenire entro sei mesi. Fino ad allora, continuerà a essere effettuato anche il timbro manuale.

Il Commissario dell’UE per gli Affari interni e la migrazione Magnus Brunner ha sottolineato che il sistema di ingresso dovrebbe aiutare a colmare le lacune esistenti.

«Per la prima volta avremo informazioni complete e affidabili in tempo reale su chi entra ed esce dallo spazio Schengen»

Magnus Brunner, Commissario dell’UE per gli Affari interni e la migrazione

Una data di avvio concreta per il nuovo sistema non è ancora stata fissata – per questo è necessaria, secondo la comunicazione degli Stati UE, una decisione separata della Commissione. L’accordo raggiunto deve ancora essere formalmente confermato dal Consiglio e dal Parlamento. (19 maggio)