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La Commissione Europea terrà d’occhio la modifica costituzionale in Ungheria e analizzerà attentamente i cambiamenti che ne derivano.

Lo ha dichiarato un portavoce della commissione martedì in una conferenza stampa.

“Attualmente abbiamo bisogno di analizzare i cambiamenti, poiché coprono molti argomenti, e dobbiamo esaminarli con grande attenzione e da una prospettiva legislativa europea”, ha affermato il portavoce.

Secondo il portavoce, l’UE non ha paura di agire se la valutazione indica che la modifica costituzionale è contraria alla legislazione dell’UE.

“Non esiteremo ad agire se necessario. Non posso darvi una tempistica al momento, ma ci sono state in passato violazioni simili da parte dell’Ungheria riguardo alla situazione delle persone LGBTQ+ in Ungheria”, ha detto.

Lunedì, una maggioranza del parlamento ungherese ha approvato una modifica costituzionale che prevede che gli eventi pubblici LGBTQ+ possano essere vietati e che esistano solo due generi: maschio e femmina.

Le organizzazioni per i diritti umani hanno esortato la Commissione Europea a intervenire. L’argomento è che la modifica costituzionale è contraria alle leggi dell’UE che proteggono le minoranze.

Tuttavia, secondo il portavoce della commissione, è necessario prima comprendere come la modifica legislativa influenzerà gli ungheresi.

“Dobbiamo vedere dove ci troviamo una volta fatto ciò”, ha detto.

Il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, afferma che la modifica costituzionale è motivata dalla protezione dei bambini.

Non sarebbe la prima volta che l’UE porta l’Ungheria in tribunale per leggi che violano i diritti LGBTQ+.

Nel novembre 2024, una legge ungherese contro la pedofilia è stata portata davanti alla Corte di Giustizia dell’UE.

La legge prevedeva una tolleranza zero nei confronti dei pedofili. Allo stesso tempo, la legge vietava contenuti riguardanti l’omosessualità e il cambio di genere nei contenuti mediatici e nel materiale didattico per bambini sotto i 18 anni.

Le critiche sostenevano che la legge equiparasse pedofilia e omosessualità.

Finora, la Commissione Europea ha proposto di congelare i fondi dell’UE per l’Ungheria, poiché il paese non rispetta le regole dell’UE. Non è ancora chiaro quando la corte emetterà una sentenza sul caso.