Parigi – Una trentina di aziende, incluso il colosso americano Meta (Facebook, Instagram), dei ricercatori e delle associazioni invitano l’Unione Europea a una “chiarificazione” della sua regolamentazione sull’intelligenza artificiale (IA), in una lettera aperta pubblicata giovedì.
« L’Europa è diventata meno competitiva e meno innovativa rispetto ad altre regioni e rischia oggi di perdere ancora più terreno nell’era dell’IA a causa di decisioni incoerenti in materia di regolamentazione », si preoccupano così i cosignatari di questo appello, tra cui Meta, i gruppi pubblicitari francesi Publicis e Criteo, la piattaforma di streaming svedese Spotify o anche il gruppo franco-italiano EssilorLuxottica, numero uno mondiale dell’ottica.
Ritengono che gli interventi delle autorità europee « abbiano generato enormi incertezze riguardo al tipo di dati che possono essere utilizzati per formare i modelli di IA. »
Di fronte a questa constatazione, chiedono ai decisori politici europei « decisioni armonizzate, coerenti, rapide e chiare. »
All’inizio di agosto, la nuova legislazione dell’UE per regolamentare l’IA, inedita a livello mondiale, è entrata ufficialmente in vigore, con l’obiettivo di favorire l’innovazione in Europa limitando allo stesso tempo le possibili derive. (19 settembre 2024)