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In tutta l’UE/Bruxelles – Molti abusi sui diritti umani alle frontiere esterne dell’UE non vengono adeguatamente puniti. Questo è quanto critica l’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali (FRA) con sede a Vienna in un rapporto pubblicato martedì. L’agenzia ha esaminato violazioni dei diritti umani nei confronti di migranti e rifugiati dal 2020 al 2023 – tra cui omissioni di soccorso per persone in difficoltà e maltrattamenti.

Le vittime spesso non presentano denuncia perché non si fidano delle autorità, temono conseguenze o non sono familiari con le procedure. Le indagini spesso non vengono condotte in modo indipendente e approfondito. Inoltre, spesso durano troppo a lungo. Mancano spesso anche prove, soprattutto in caso di violazioni dei diritti in zone remote o di notte.

“L’Europa ha il dovere di trattare ogni persona alle frontiere in modo equo, rispettoso e in piena conformità con le leggi sui diritti umani. Questo richiede pratiche di gestione delle frontiere efficaci e conformi alla legge, supportate da indagini solide e indipendenti su tutti gli incidenti”, ha dichiarato Sirpa Rautio, direttrice della FRA, in un comunicato stampa.

L’agenzia dell’UE spera ora in miglioramenti grazie al recentemente approvato Patto UE su asilo e migrazione. Questo obbliga gli Stati membri dell’UE a indagare sui rapporti di violazioni dei diritti umani alle frontiere. La FRA invita le autorità a far esaminare i casi segnalati da organi indipendenti e a pubblicare regolarmente i dati sui procedimenti disciplinari e penali, inclusi i loro risultati. (30.07.2024)