Skopje – Il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio Estero Timcho Mucunski, ai margini della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, ha incontrato il suo collega bulgaro Georg Georgiev, durante cui, secondo il Ministero degli Affari Esteri, si è discusso delle differenze bilaterali, del blocco del percorso europeo dello stato da parte di Sofia e della posizione della minoranza macedone in Bulgaria.
In una dichiarazione al servizio pubblico di radiodiffusione, Mucunski ha sottolineato che con Georgiev hanno discusso della necessità di sbloccare il nostro percorso verso la piena adesione. – Vogliamo un processo che sia prevedibile, che abbia un chiaro inizio e una chiara fine. Noi come Governo non accetteremo sotto ricatto o sotto pressione alcuna soluzione o alcun compromesso. Ogni compromesso deve corrispondere alla realtà in cui viviamo e ai valori europei di cui l’Europa ci parla costantemente in tutta la regione, ha dichiarato Mucunski.
Il Ministro ha aggiunto che con Georgiev hanno discusso della necessità di sbloccare il nostro percorso verso la piena adesione. – Abbiamo parlato della necessità di un percorso chiaro e prevedibile che sia in linea con gli standard e i principi europei. Abbiamo parlato della necessità di applicare adeguati diritti delle minoranze nel vicino Bulgaria, soprattutto nella parte della necessità di applicare le sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo. Quando l’Europa ci parla di applicare i valori europei, è giusto che anche noi difendiamo le nostre posizioni, cioè le posizioni di tutti i macedoni che vivono in qualsiasi paese nel mondo, compreso il vicino Bulgaria, ha sottolineato Mucunski.
Il Ministero degli Affari Esteri e del Commercio Estero ha precedentemente dichiarato che durante l’incontro Mucunski ha espresso rammarico per il fatto che, “invece di sviluppare la politica di buon vicinato, le relazioni tra i due paesi rimangono gravate da dispute bilaterali, che sono diventate un ostacolo non principale nel processo di integrazione europea della Macedonia”. – Inoltre, ha sottolineato che tutte le questioni aperte devono essere affrontate in modo responsabile, attraverso il dialogo e con reciproco rispetto e comprensione, poiché le relazioni di buon vicinato, tra le altre cose, implicano anche il sostegno alle integrazioni europee come orientamento strategico del paese, si legge nel comunicato del Ministero. (16 febbraio)