Parigi – Lo specialista francese del ciclo dell’uranio Orano (ex-Areva) ha annunciato lunedì di aver ottenuto un prestito di 400 milioni di euro per il suo progetto di potenziamento delle sue capacità di arricchimento presso la Banca europea per gli investimenti (BEI), che segna il suo ritorno nel nucleare francese.
Questo prestito di circa 25 anni finanzierà una parte del progetto di estensione dell’impianto di arricchimento Georges Besse II situato a Tricastin nel sud della Francia, rappresentando un investimento complessivo di 1,7 miliardi di euro.
La BEI, il braccio finanziario della Commissione europea, non aveva più sostenuto un progetto nel settore nucleare in Francia dal 2008. Il finanziamento del nucleare è storicamente oggetto di dibattito all’interno dell’UE.
Secondo Nicolas Maes, direttore generale di Orano, l’aumento di queste capacità “permetterà di portare a 120 milioni il numero di famiglie alimentate da un’energia a basse emissioni di carbonio”.
L’invasione dell’Ucraina a febbraio 2022 ha messo in evidenza la necessità di dipendere meno dal colosso russo Rosatom per il ciclo del combustibile delle centrali nucleari. (10 marzo 2025)