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Bruxelles – I comuni europei sarebbero “fortemente indirizzati” dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, ha dichiarato giovedì a Bruxelles il presidente dell’Associazione dei comuni austriaci Johannes Pressl in una conferenza stampa congiunta con il politico comunale tedesco Hejo Höfer. “È stato promesso un focus sul livello comunale”, ha detto Pressl. Ciò significa ad esempio l’istruzione per i futuri commissari dell’UE di coinvolgere maggiormente questo livello nelle decisioni.

Secondo il sindaco del comune della Bassa Austria Ardagger, “l’Europa ha bisogno di tempo per percepire più fortemente il nuovo livello”. Pressl è a Bruxelles in occasione della Giornata annuale dell’Europa congiunta con l’Associazione tedesca delle città e dei comuni. La risoluzione adottata “Andare insieme nel futuro – I comuni creano casa!” sottolinea il ruolo importante dei comuni nel fronteggiare le sfide attuali come la migrazione o la digitalizzazione.

“I cittadini sono attualmente molto insicuri durante le crisi, la gente si orienta verso il comune”, ha detto Höfer, che è stato membro supplente del Comitato delle regioni (CdR) fino a giugno 2024. È “importante che i comuni possano occuparsi delle piccole cose sul posto, in modo che le persone trovino sicurezza lì”. Perché “se questo si sgretola, avrà anche conseguenze sul livello europeo”. Critica in Germania “il più grande deficit dei comuni da decenni: se assumiamo compiti, dobbiamo anche avere denaro per farlo”.

I comuni si sentono sopraffatti dalla migrazione

Pressl vede la sovraccarico dei comuni con la migrazione. Sollecita che “vengano viste e comprese le conseguenze nei comuni che accolgono le persone”. I comuni devono mostrare all’Europa “quanto facciamo per l’integrazione”. Questi vanno ben oltre la “temporanea accoglienza delle persone”. Dal futuro commissario austriaco per le migrazioni dell’UE, Magnus Brunner (ÖVP), si aspetta che il “flusso migratorio venga distribuito meglio a livello europeo: pochi stati e comuni forniscono una quota enorme, e questo porta a problemi”.

Sebbene il commissario europeo richiesto per il livello comunale non esista nella Commissione von der Leyen II che probabilmente entrerà in carica il 1° dicembre, i rappresentanti dei comuni austriaci e tedeschi mantengono comunque la loro richiesta: “Speriamo di ottenere un commissario proprio nel corso del tempo”, si dice fiducioso Pressl. Ma “anche nelle altre istituzioni e organi europei, soprattutto nel Parlamento europeo, vorremmo avere interlocutori politici responsabili per gli interessi, le esigenze, ma anche per le potenzialità delle città e dei comuni in Europa”, si legge nella risoluzione congiunta. (22.11.2024)

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