BRUXELLES/LUSSEMBURGO (ANP) – In vista del vertice europeo sulla difesa, previsto per lunedì prossimo, diciannove leader europei invitano la BEI a “assumere un ruolo ancora più forte” per aiutare il settore della difesa a decollare. La banca d’investimento dovrebbe “rivedere” le sue regole di credito. Queste devono essere formulate “più precisamente” ed escludere “il meno possibile” i candidati.
La solvibilità della banca non deve soffrirne, annotano il primo ministro olandese Dick Schoof e i suoi diciotto colleghi in una lettera alla BEI.
Inoltre, la BEI dovrebbe destinare più denaro agli investimenti nel settore della sicurezza e della difesa. La banca potrebbe anche emettere obbligazioni speciali per la difesa, consentendo ai privati di investire facilmente in esse, suggeriscono i leader dell’UE.
Durante gli scorsi decenni di relativa pace in Europa, l’industria delle armi europea è andata in declino. Le istituzioni finanziarie, a causa delle proprie regole o di accordi internazionali, spesso non investono più denaro nei produttori di armi e in altre aziende. Ciò rende ancora più difficile espandersi rapidamente ora, come desiderano i paesi dell’UE colpiti dal risveglio.
Un certo numero di paesi dell’UE esorta la BEI già da tempo a investire maggiormente nella difesa e ad incoraggiare anche altri finanziatori a farlo. Ma, tra l’altro, a Berlino vi erano preoccupazioni per le conseguenze della situazione creditizia dell’istituto di investimento in Lussemburgo. Ora si profila una larga maggioranza, tra cui anche pesi massimi come Germania, Francia e Spagna.
La BEI ha già allentato leggermente le sue regole l’anno scorso. La banca non esclude più investimenti in prodotti che possono essere utilizzati sia a livello civile che militare, come alcuni droni.
(31 gennaio 2025)