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This article has been translated by Artificial Intelligence (AI). The news agency is not responsible for the content of the translated article. The original was published by dpa.

Strasburgo (dpa) – Il Parlamento Europeo teme vantaggi per la Russia a causa di regole meno rigide sui controlli dei fatti nei social media. «Il Parlamento si dichiara profondamente preoccupato», si legge in un comunicato stampa. Gli ultimi annunci delle aziende di social media, che allenteranno le loro regole di controllo dei fatti e moderazione, favoriscono la diffusione globale delle campagne di disinformazione della Russia.

A una corrispondente risoluzione hanno votato a favore 480 deputati, 58 contrari e 48 si sono astenuti. «I deputati chiedono alla Commissione Europea e agli Stati membri di applicare rigorosamente la legge sui servizi digitali in risposta a tali annunci da parte di Meta e precedentemente di X», ha riferito ulteriormente il Parlamento. Ciò è una parte importante della lotta contro la disinformazione russa. La risoluzione del Parlamento non è legalmente vincolante.

Con la legge sui servizi digitali (Digital Services Act/DSA) si mira a tenere sotto controllo l’influenza delle grandi piattaforme online e garantire, ad esempio, che si affronti con coerenza il discorso dell’odio. Se le piattaforme non vi si attengono, rischiano multe elevate – tra cui ammende pari al sei percento dell’intero fatturato annuo mondiale della rispettiva piattaforma.

Il fondatore di Meta, Mark Zuckerberg, aveva annunciato modifiche estese nella moderazione dei contenuti online. Meta è la società madre di Facebook. A tal fine, il conglomerato – inizialmente negli Stati Uniti – terminerà la collaborazione con i verificatori dei fatti e introdurrà un sistema simile ai «Community Notes», ossia annotazioni degli utenti, di X. (23 gennaio)