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Madrid  – Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez, ha difeso questo mercoledì da Davos il “forte legame transatlantico” tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti e ha considerato che una guerra commerciale “non beneficia nessuno dei due” trattandosi di una sorta di gioco a somma zero.

 Sánchez ha sottolineato l’elevata interconnessione tra le economie dell’UE e degli USA e il forte legame tra entrambe le sponde dell’Atlantico radicato in valori comuni, interessi comuni e storia culturale.

“Una guerra commerciale non beneficia nessuno dei due, né gli Stati Uniti né l’Unione Europea. Una guerra commerciale è una sorta di gioco a somma zero e credo che dobbiamo concentrarci su come rafforzare la nostra relazione transatlantica, che oggi è più importante che mai”, ha difeso il presidente spagnolo.

Inoltre, ha evidenziato la risposta europea a diverse crisi in passato, sottolineando che “la via europea” vale in termini di sviluppo economico, di creazione di lavoro, di riduzione della disuguaglianza e di come si affronta il cambiamento climatico.

Inoltre, ha ricordato che l’Unione Europea sta raggiungendo diversi accordi commerciali con diversi blocchi regionali o paesi come il Messico, in passato il Canada, il Cile, e attualmente sta aspettando di chiudere un accordo commerciale molto importante con il Mercosur.

Tuttavia, Sánchez ha riconosciuto la necessità che l’Europa sfrutti l’impulso politico nello scenario mondiale per ridurre la frammentazione, ampliando, sviluppando e implementando pienamente il mercato unico, oltre a concepire un modo diverso di finanziare in modo comune quei beni pubblici europei, come la scienza, la tecnologia, la difesa, la sicurezza e il cambiamento climatico.

“Credo che abbiamo una grande esperienza con questi fondi ‘Next Generation’ e la Spagna è un buon esempio di come possiamo portare avanti in modo positivo questo tipo di riforme e investimenti e credo che dobbiamo essere coerenti in quel percorso”, ha sottolineato.

In questo senso, sebbene abbia evitato di parlare di diversi blocchi all’interno dell’UE, il presidente spagnolo ha voluto sottolineare che dal Sud si possono anche “dare risposte diverse, risposte a sfide comuni”. (22 gennaio)