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Sarajevo (Fena) – Gli ambasciatori degli stati membri del Comitato Direttivo (UO) del Consiglio per l’implementazione della pace (PIC) affermano che con la recente pubblicazione della Legge elettorale dell’entità della Repubblica Srpska e della Legge sul referendum e sull’iniziativa dei cittadini nella Gazzetta ufficiale della Repubblica Srpska si cerca di usurpare le competenze della Commissione elettorale centrale della Bosnia ed Erzegovina (SIP BiH) e creare quadri legali paralleli.

Come affermato nella loro dichiarazione congiunta, queste leggi, così come sono, violano la Legge elettorale della Bosnia ed Erzegovina e rappresentano un rischio per lo svolgimento delle prossime elezioni. Si aggiunge che la comunità internazionale non permetterà alcuna minaccia alle competenze statali attraverso l’istituzione di un sistema elettorale parallelo nella Repubblica Srpska.

Chiediamo ai soggetti politici rilevanti di garantire la protezione dello stato presentando una richiesta di valutazione della conformità di queste leggi con l’assetto costituzionale e giuridico della BiH – hanno dichiarato in una dichiarazione congiunta gli ambasciatori degli stati membri dell’UO PIC.

Sottolineano le conseguenze pericolose e destabilizzanti degli attacchi all’Accordo quadro generale per la pace in Bosnia ed Erzegovina e all’assetto costituzionale e giuridico della Bosnia ed Erzegovina. Tali attacchi includono attività legislative e politiche volte a minare le competenze statali. Il Comitato Direttivo, come sottolinea, ricorda agli attori che la comunità internazionale dispone degli strumenti necessari per rispondere a queste attività ed è completamente unita nella necessità di proteggere la sovranità, l’integrità territoriale e il carattere multietnico di questo paese.

– Gli ambasciatori dell’UO PIC ribadiscono che le entità all’interno della Bosnia ed Erzegovina non sono stati. Essi esistono esclusivamente sulla base della Costituzione della Bosnia ed Erzegovina e non hanno sovranità propria. La sovranità risiede nella Bosnia ed Erzegovina come stato unitario, la cui integrità territoriale è garantita dall’Accordo quadro generale per la pace. L’Accordo quadro generale per la pace stabilisce la continua esistenza di entrambe le entità. Gli ambasciatori dell’UO PIC respingono anche con fermezza la falsa narrativa secondo cui l’esistenza dell’entità della Repubblica Srpska è minacciata o contestata da qualsiasi soggetto locale o internazionale – si legge nella dichiarazione congiunta.

La Gazzetta ufficiale della RS ha pubblicato il 9 luglio la Legge elettorale e la Legge sul referendum e sull’iniziativa dei cittadini, che l’Assemblea nazionale della RS ha adottato il 19 aprile. Secondo la procedura legislativa, le leggi entreranno in vigore l’ottavo giorno dopo la pubblicazione sulla gazzetta. La Legge elettorale della RS prevede l’appropriazione delle competenze statali in materia elettorale da parte dell’entità, ovvero che la Commissione elettorale repubblicana della RS assuma il ruolo della Commissione elettorale centrale della BiH nell’organizzazione delle elezioni locali, ma anche delle elezioni per il parlamento dell’entità, il presidente e i vicepresidenti della RS.

La comunità internazionale aveva già condannato l’adozione di questa legge ad aprile, affermando che si trattava di “un attacco diretto alla struttura statale della BiH”.