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Sarajevo/Mostar (Fena) – Il Presidente del Consiglio della Repubblica di Croazia Andrej Plenković è arrivato per una visita di lavoro di due giorni in Bosnia ed Erzegovina, durante la quale ha incontrato la presidente del Consiglio dei ministri della Bosnia ed Erzegovina Borjana Krišto, e successivamente con i rappresentanti della Camera dei rappresentanti e della Camera dei popoli dell’Assemblea parlamentare della Bosnia ed Erzegovina. Ha anche partecipato all’apertura del ponte “Hercegovina” vicino a Počitelj.

Krišto ha ricordato la precedente visita di Plenković insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e all’allora primo ministro olandese Mark Rutte, che, come ha affermato, ha contribuito a migliorare i rapporti “all’interno di noi stessi”, nonché a fare un passo avanti per quanto riguarda gli obblighi nel percorso europeo.

– Grazie, tra l’altro, al nostro lavoro e impegno in quel percorso europeo, così come a queste attività di lobbying e buone relazioni, la Bosnia ed Erzegovina ha ottenuto il via libera per l’apertura dei negoziati per l’adesione all’UE – ha ricordato Krišto. Per quanto riguarda il Piano di crescita, ovvero la stesura dell’Agenda delle riforme, Krišto ha ricordato che ci si è lavorato per otto mesi, ma purtroppo non è stato raggiunto il consenso su tutte le riforme. Ha aggiunto che continueranno a lavorarci e che sono in corso colloqui con i presidenti delle regioni per vedere come arrivare a determinate soluzioni.

Il primo ministro croato Plenković ha sottolineato che il desiderio del governo croato è migliorare i rapporti e risolvere le questioni aperte e offrire supporto costante alla Bosnia ed Erzegovina nel percorso verso l’Unione Europea.

– Dalla nostra ultima visita, le circostanze sono migliorate. Il Consiglio europeo ha preso la decisione definitiva di aprire i negoziati di adesione con la Bosnia ed Erzegovina. Ritengo che questo sia un grande passo che segna l’inizio di una nuova fase di processo di riforma per armonizzare l’intera legislazione della Bosnia ed Erzegovina, ma anche di riforma dell’intero sistema economico, rafforzamento delle istituzioni, competitività e, quindi, migliori prospettive per tutti i cittadini della Bosnia ed Erzegovina – ha affermato Plenković.

Per aiutare operativamente questa nuova fase, come ha aggiunto, la Croazia e la Bosnia ed Erzegovina hanno firmato un accordo di partenariato europeo e oggi si è tenuta una sessione della commissione congiunta a livello di segretari di stato, ovvero vice ministri degli affari esteri ed europei.

Durante la visita, il primo ministro croato ha anche detto che esiste la possibilità di costruire un gasdotto dalla Croazia a Posušje, nella parte meridionale della Bosnia ed Erzegovina. Dato che la Croazia può consumare un massimo di 2,8 miliardi di metri cubi all’anno, Plenković ha detto che il restante gas di 3,3 miliardi di metri cubi potrebbe essere trasportato verso la Bosnia ed Erzegovina, la Slovenia, l’Austria, l’Ungheria e la Germania. (4.9.2024.)