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Budapest – Se l’UE propone di aumentare l’assistenza finanziaria all’Ucraina a seguito della riduzione del sostegno da parte degli Stati Uniti, a scapito degli Stati membri, la Slovacchia “non dovrebbe partecipare a tali giochi”. Alla fine del vertice informale a Budapest, lo ha dichiarato il Primo Ministro slovacco Robert Fico, riferisce il corrispondente speciale di TASR.
“Se ci sono proposte per aumentare l’assistenza finanziaria a scapito degli Stati membri dell’UE solo perché un grande sostenitore (USA) sta uscendo dal gioco, la Slovacchia non dovrebbe partecipare a tali giochi, perché il conflitto non ha una soluzione militare,” ha dichiarato il primo ministro.
Secondo il Primo Ministro, la strategia attuale dell’UE è che “l’Ucraina deve vincere questa guerra e che la Russia deve perderla. Allo stesso modo, l’UE ha la strategia di sostenere l’Ucraina militarmente e finanziariamente affinché sia abbastanza forte nei negoziati.”
Tuttavia, ha ricordato ai suoi partner che, dal suo punto di vista, nessuna di queste strategie funziona. Sono “belle strategie, ma nessuna funziona”. Secondo Fico, è chiaro che l’Ucraina non riesce militarmente e che “il sistema sanzionatorio non ha danneggiato la Federazione Russa come previsto, e che (il presidente russo Vladimir) Putin gode di un sostegno record”.
Fico ha detto che al momento non è chiaro quale approccio prenderà il nuovo presidente americano Donald Trump nei confronti dell’Ucraina. Il primo ministro non pensa che Trump risolverà il conflitto ucraino con la forza. Egli potrebbe optare invece per un compromesso o una riduzione del sostegno all’Ucraina. Le attuali strategie dell’UE non saranno quindi più rilevanti dopo la riduzione del sostegno da parte degli Stati Uniti, ha affermato. “Non riesco a immaginare che l’UE possa assumersi l’intero onere del sostegno alla guerra in Ucraina,” ha affermato Fico.
Il primo ministro ha detto anche che il vero interesse a porre fine alla guerra oggi è del nuovo presidente americano e della Cina e Brasile, che hanno un piano comune. L’UE, secondo lui, dovrebbe unirsi a questi attori e fare pressione per una pace che soddisfi tutte le parti interessate.
Sul tema della competitività dell’UE, che è stato uno dei temi principali del vertice di Budapest, il primo ministro ha dichiarato che qualsiasi piano dell’UE non può limitare gli standard sociali e l’industria slovacca, che si basa sull’automotive. Gli obiettivi dell’UE in materia di mobilità elettrica sono, secondo il primo ministro, irrealistici, poiché nell’Unione manca l’infrastruttura necessaria. Ha dichiarato inoltre che è necessario che il denaro dei cittadini europei non venga investito negli Stati Uniti, ma venga investito in progetti europei. (8 novembre)
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