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Bruxelles (ANSA) – Nelle 165 pagine del suo report ‘Più sicuri insieme’, l’ex presidente della Finlandia Sauli Niinisto, chiede all’Ue di “prepararsi agli scenari peggiori” e di risvegliarsi “a una nuova realtà instabile”, raggruppando forze militari, di intelligence ed economiche per rispondere a guerre, cambiamento climatico, pandemie e cyberattacchi. Tutte minacce che, nella diagnosi del leader nordico, hanno origine da “cause profonde” e rendono necessario anche un piano shock mai visto dalla Guerra fredda.

Gli europei dovrebbero essere addestrati ad un’autosufficienza di almeno 72 ore in caso di crisi. Le strategie di sopravvivenza, secondo le sue stime, valgono il 20% del bilancio Ue e richiedono nuove risorse come bond creati ad hoc. Una terapia d’urto destinata a sbattere contro il doppio muro di sovranisti e rigoristi del Nord. E che, sul fronte finanziario, ha subito ricevuto il niet di Ursula von der Leyen, irremovibile nella sua contrarietà a un Recovery bis.

Dallo stesso podio da cui a settembre Mario Draghi ha lanciato il suo ultimatum ad “agire o morire”, Niinisto – incaricato a marzo dalla presidente Ue di redigere le linee guida per la preparazione militare e civile europea – ha avvertito che allo stato attuale i Ventisette “non sono pronti agli scenari più gravi”.

L’ordine globale frammentato e le rivalità strategiche con Stati Uniti e Cina, oltre agli effetti “dirompenti” dei cambiamenti esterni, hanno ormai “superato la capacità di muoversi” dell’Europa che, all’orizzonte, vede “gli effetti pervasivi del cambiamento climatico”, una Russia che potrebbe volere di più dell’Ucraina e “campagne ibride sempre più sfacciate”, segnate da attacchi hacker e sabotaggi (30 ottobre).

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