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Bratislava – I dazi americani sulle importazioni di automobili, che dovrebbero entrare in vigore dal 2 aprile, avranno un impatto negativo sull’economia slovacca, sul prodotto interno lordo e sull’occupazione. Il governo dovrebbe cercare, in sede UE, di prevenire l’escalation della guerra commerciale, ma al contempo dovrebbe sostenere nuovi investimenti e abolire le misure che scoraggiano le imprese dall’operare in Slovacchia. Lo hanno affermato giovedì i partiti di opposizione Libertà e Solidarietà (SaS) e Slovacchia Progressiva (PS). La ministra dell’economia della SR Denisa Saková (Hlas-SD) ha espresso speranza che i dazi vengano posticipati, informa TASR.

La ministra Saková, in relazione ai possibili dazi, ha ricordato che il commissario europeo slovacco responsabile della politica commerciale dell’UE, Maroš Šefčovič, è stato già due volte negli USA per negoziare un accordo sui dazi. Ha espresso la speranza che il presidente americano Donald Trump rinvii la loro attuazione, come nel caso del Messico.

Tuttavia, secondo lei, i cambiamenti che potrebbero aiutare le case automobilistiche slovacche sono principalmente nelle competenze delle stesse aziende. Queste potrebbero trasformare la produzione in tipologie che non dipendano così tanto dall’esportazione negli USA.

Il presidente del PS Michal Šimečka ha ricordato che è a rischio un gran numero di posti di lavoro. “Dobbiamo proteggere non solo i posti di lavoro di queste persone, ma anche aiutare l’industria automobilistica slovacca, poiché è ancora la spina dorsale della nostra economia,” ha sottolineato. Il leader del PS ha aggiunto che la risposta ai dazi deve essere europea, ma ha anche ricordato il viaggio del premier Robert Fico (Smer-SD) negli USA, durante il quale si sarebbe dovuto sforzare di evitare i dazi. “Se l’obiettivo era evitare questa guerra commerciale e l’attuazione dei dazi, allora il risultato è zero,” ha aggiunto Šimečka.

Il deputato di SaS Marián Viskupič ha affermato che il governo dovrebbe sostenere maggiormente l’industria nazionale e rimuovere gli ostacoli che scoraggiano gli investitori dall’entrare in Slovacchia. Afferma che sebbene a prima vista sembri che la soluzione più logica sarebbe l’introduzione di dazi di ritorsione dell’UE di simile portata verso gli USA, in realtà, secondo lui, la guerra commerciale avrebbe conseguenze molto più negative proprio per l’Unione Europea che per gli USA.

I dazi americani sulle importazioni di auto ridurranno la crescita del prodotto interno lordo della Slovacchia, secondo l’analista di Slovenská sporiteľňa Matej Horňák, nei prossimi tre anni cumulativamente dell’1,5%. Ciò porterà a una perdita di miliardi di euro nelle esportazioni e un impatto negativo significativo sul mercato del lavoro sotto forma di un aumento della disoccupazione di alcune decine di percentuale. (27 marzo)