Bruxelles (30 settembre) – Diversi meccanismi nella sicurezza informatica sono già in funzione, ma è necessario reagire costantemente alle nuove tendenze con cui gli aggressori si presentano. Lo ha detto oggi in un’intervista con l’agenzia di stampa ČTK durante una visita a Bruxelles il direttore dell’Ufficio nazionale ceco per la sicurezza cibernetica e dell’informazione (NÚKIB) Lukáš Kintr. Nella capitale belga, discuterà nei prossimi due giorni con i rappresentanti dell’Unione Europea e dell’Alleanza Atlantica, tra le altre cose, del rafforzamento della cooperazione internazionale.
“Per la Repubblica Ceca l’appartenenza sia all’UE che alla NATO è assolutamente cruciale, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza e l’economia e il cyberspazio è parte integrante di questi dibattiti. Pertanto, sia nell’Unione che nell’Alleanza, cerchiamo di partecipare attivamente ai dibattiti sul garantire la sicurezza cibernetica,” ha detto Kintr.
“Se guardiamo a questa situazione dal punto di vista geopolitico, la minaccia della cyberspionaggio, con cui abbiamo avuto qualche esperienza nella Repubblica Ceca, è strettamente connessa all’operato in un contesto internazionale. Se volessi entrare in un livello più pratico, una grande sfida che ci aspetta è la questione della sicurezza della catena di fornitura,” ha affermato il capo del NÚKIB. La catena di fornitura è una cascata di tutti i fornitori coinvolti nella consegna di prodotti o servizi, e per i servizi più critici è particolarmente importante identificare le minacce associate al fornitore o al paese di provenienza.
Per quanto riguarda la lotta ceca contro le minacce cibernetiche, Praga, secondo il direttore del NÚKIB, “ha già fatto un po’ di strada, ma ha ancora molta strada da fare”. In questo contesto, ha menzionato in particolare una maggiore sensibilizzazione attraverso la società. “Per essere veramente efficaci, è fondamentale la cooperazione internazionale e lo scambio di informazioni sugli aggressori. Le campagne spesso non prendono di mira esclusivamente un paese, ma un’intera serie di paesi e, se saremo in grado di scambiarci le informazioni reciprocamente in tempo, potremo difenderci più efficacemente da varie campagne e così salvaguardare la sicurezza di tutti i cittadini della Repubblica Ceca” ha dichiarato il direttore dell’Ufficio nazionale per la sicurezza cibernetica e dell’informazione. (30 settembre)