Ljubljana – La Slovenia è ben preparata per quanto riguarda la fornitura di gas naturale per il prossimo inverno, assicurando un approvvigionamento affidabile e sicuro. Nemmeno il fatto che con il nuovo anno non ci sarà più il transito del gas russo attraverso l’Ucraina verso l’Europa dovrebbe influire su questo, assicura il ministro sloveno per l’ambiente, il clima e l’energia Bojan Kumer.
“Abbiamo fatto moltissimo e siamo molto ben preparati per l’inverno, quindi siamo completamente tranquilli. Se dovessero verificarsi gli scenari peggiori, come è successo prima dell’inverno del 2022, dovremmo prendere misure aggiuntive, ma crediamo che non sarà necessario,” ha detto in un’intervista.
Stima che la Slovenia sia al livello pre-crisi o addirittura in una posizione migliore per quanto riguarda l’affidabilità e l’approvvigionamento di gas, poiché ha diversificato i percorsi di approvvigionamento.
Ha ulteriormente aumentato la fornitura di gas tramite gasdotto dall’Algeria attraverso l’Italia, secondo il ministro i contratti permettono di soddisfare circa il 45 per cento delle esigenze annuali di gas. Quest’anno è stata stabilita una collaborazione con l’Azerbaigian, da cui, secondo la sua stima, nel 2025 potrebbe essere assicurata una fornitura tra il 10 e il 30 per cento delle esigenze. Il restante gas necessario Slovenia lo ottiene attraverso il mercato comune dell’UE, e la Slovenia partecipa anche al meccanismo di acquisti comuni di gas dell’UE.
Secondo Kumer, i fornitori di gas in Slovenia assicurano di essere pronti e che l’intervento del ministero non è più necessario. Anche l’annunciata interruzione del transito del gas russo attraverso l’Ucraina verso l’Europa non dovrebbe influenzare la Slovenia né dal punto di vista del prezzo né dell’affidabilità della fornitura. (27 settembre)