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This article has been translated by Artificial Intelligence (AI). The news agency is not responsible for the content of the translated article. The original was published by Europa Press.

Madrid – Tre spagnoli su quattro sono a favore dell’aumento della capacità di difesa dell’Unione Europea (UE), secondo l’ultimo barometro del Centro de Investigaciones Sociológicas (CIS) della Spagna. Inoltre, la possibilità che l’UE promuova un proprio esercito comune ottiene il sostegno di oltre la metà degli intervistati.

In particolare, il 75% degli intervistati ritiene che l’Europa dovrebbe optare per una politica di riarmo come intende fare l’attuale presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, contro il 19,2% che è contrario.

Infatti, secondo il barometro di marzo, nel pieno della polemica sull’aumento della spesa per la sicurezza e la difesa, la metà degli spagnoli ritiene che l’Europa non avrebbe in questo momento una capacità difensiva sufficiente di fronte a possibili aggressioni di altri paesi. Anche se il 31,2% ritiene invece di sì.

Allo stesso modo, di fronte alla possibilità che le istituzioni europee promuovano un esercito proprio e comune dei 27 Stati, il 67,8% degli intervistati si dichiara a favore di questa idea mentre il 24,1% è contrario.

Se si analizzano questi dati in funzione di ciò che hanno votato nelle elezioni generali del luglio 2023, la maggioranza degli elettori degli alleati del PSOE – che sono quelli maggiormente contrari all’aumento della spesa per la difesa in Spagna – sono a favore del riarmo europeo e di un esercito comune. Solo tra gli elettori del partito indipendentista basco Bildu c’è un rifiuto maggioritario all’aumento della capacità difensiva (64,5%) e all’esercito europeo (69,7%).

Analizzando per partiti, il 90,6% degli elettori del PP è a favore di aumentare la spesa per la difesa, seguiti da Vox (79,5%); PSOE (76,3%); il Partito Nazionalista Basco (76,2%); gli indipendentisti catalani ERC (61,2%); Junts (58,3%) e Sumar, incluso Podemos (52,3%).

Per quanto riguarda la possibilità di creare un esercito tra i 27 paesi dell’UE, gli elettori del PNV sono quelli che sostengono maggiormente questa idea (86,4%); seguiti dai socialisti (76,2%); ‘popolari’ (75,7%); i nazionalisti catalani Junts (71%); ERC (70,2%); Sumar-Podemos (60,8%) e Vox (60,7%).

Dal Centro di Investigaciones Sociológicas hanno voluto anche focalizzare l’attenzione sul panorama geopolitico internazionale. In particolare, sulla presidenza del nordamericano Donald Trump e sui conflitti aperti tra Israele e Gaza e Russia e Ucraina.

Secondo quanto emerso dall’indagine, il 77,2% dei partecipanti crede che con la presenza di Trump alla Casa Bianca i rapporti tra UE e Stati Uniti cambieranno, contro l’11,8% che ritiene che rimarranno invariati.

Inoltre, la maggior parte concorda sul fatto che questo cambiamento sarà negativo o molto negativo sia per gli Stati Uniti (48,6%) sia per l’Unione Europea (62,1%). Solo l’11% degli intervistati pensa che il cambiamento sarà positivo o molto positivo per l’UE e il 20,9% pensa lo stesso per gli Stati Uniti.

A questo proposito, il CIS interroga anche sulla guerra tra Russia e Ucraina, che preoccupa molto o parecchio il 65,9% degli spagnoli, contro il 18,9% che è poco o per nulla preoccupato da questo conflitto. Una preoccupazione molto simile a quella degli intervistati per la guerra tra Israele e Palestina, che secondo il barometro di marzo preoccupa molto o parecchio il 60,4% degli spagnoli, contro il 20,1% che è poco o per nulla preoccupato. (17 marzo)