Bruxelles (ANSA) – Dopo un lungo negoziato, l’Ue ha dato il via libera al diciottesimo pacchetto di misure contro Mosca. Nella notte il veto del leader sovranista della Slovacchia, Robert Fico, è caduto. La Commissione ha trovato la quadra per accontentare Bratislava sui potenziali effetti negativi delle sanzioni, che si abbattono su tutto il settore energetico nelle mani di Vladimir Putin.
“Abbiamo colpito al cuore la macchina da guerra russa”, ha sottolineato Ursula von der Leyen. Il diciottesimo pacchetto è tra i più pesanti messi in campo dall’Ue e segna un importante novità: l’introduzione di un nuovo meccanismo dinamico di Oil Price Cap che fisserà il prezzo del 15% in meno rispetto al prezzo medio di mercato del greggio russo: il prezzo sarà ridotto di 60 centesimi di dollaro Usa a circa 47,6 dollari al barile.
La nuova stretta europea smonta inoltre uno dei simboli della dipendenza energetica dell’Ue da Mosca, il Nord Stream 1 e 2. Con il bando totale al transito di gas i due mega-condotti sono destinati presto a diventare archeologia industriale. Parallelamente l’Ue ha prorogato l’obbligo di stoccaggio del gas al 90% delle capacità – ma con potenziali eccezioni – anche per il prossimo inverno.
Duro il colpo alle banche russe: il divieto di transazione con gli istituti europei diventa totale, mentre la blacklist si arricchisce di 22 nuove entità per un totale di 45. Il nuovo pacchetto aggiunge oltre cento imbarcazioni alla lista nera costruita appositamente per la flotta ombra grazie alla quale Putin ha mantenuto attivo il commercio di energia.
“Le sanzioni sono illegali e ricadranno contro i loro promotori”, ha replicato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, sostenendo che la Russia ha ormai acquisito una “certa immunità” dalle misure europee (18 luglio).
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