Roma (ANSA) – Il Cremlino è tornato a sfidare l’Europa, testando le capacità di risposta del suo fianco orientale: tre mig russi sono entrati senza autorizzazione nello spazio aereo dell’Estonia, a radio spenta, costringendo due F-35 italiani impegnati nella sorveglianza Nato del Baltico ad alzarsi in volo per intercettarli e respingerli.
Non è la prima volta che accade, ma in questa occasione i caccia di Vladimir Putin sono rimasti sui cieli di un Paese dell’Alleanza atlantica per 12 minuti. Un incidente che dimostra “un’audacia senza precedenti”, ha denunciato il governo di Tallin, convocando il rappresentante diplomatico di Mosca e chiedendo una consultazione Nato ai sensi dell’articolo 4.
Netta la presa di posizione di Bruxelles, sulle sponde dell’Alleanza e dell’Ue: “Risponderemo alle provocazioni”, ha assicurato Ursula von der Leyen, nel giorno in cui la Commissione ha dato il via libera al 19esimo pacchetto di sanzioni. I tre caccia russi MiG-31 hanno violato lo spazio aereo estone sopra il Golfo di Finlandia venerdì mattina, ha fatto sapere la Nato.
A quel punto, dopo la segnalazione dei sistemi radar di velivoli non autorizzati, due caccia italiani sono decollati dalla base di Amari in modalità ‘Qra’ (quick reaction alert), effettuando un doppio scrumble, ed i velivoli russi si sono poi allontanati. “E’ la quarta volta che i cieli estoni vengono violati quest’anno, che di per sé è inaccettabile, ma questa incursione è stata di un’audacia senza precedenti”, la durissima nota del ministero degli Esteri di Tallin.
In serata, tra l’altro, la Polonia ha reso noto che due caccia russi hanno violato la zona di sicurezza della piattaforma di esplorazione petrolifera e di gas Petrobaltic nel Mar Baltico, effettuando un sorvolo a bassa quota. L’incidente in Estonia è “l’ennesimo esempio del comportamento sconsiderato della Russia e della capacità di risposta alleata”, ha detto il portavoce della Nato.
I sorvoli russi sui Paesi baltici e su quelli dell’Europa orientale sono stati frequenti in questi anni di guerra in Ucraina, ma nell’ultimo periodo c’è stata una preoccupante accelerazione. Tre i casi di violazione dello spazio aereo Ue in meno di due settimane, ai danni anche di Romania e Polonia. A queste nuove provocazioni la Nato ha deciso di rispondere dando vita all’operazione Sentinella est per rafforzare il pattugliamento dell’area (19 settembre).
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