Bruxelles (ANSA) – Nuova giornata di tensione nei cieli occidentali, prima negli Usa, in Alaska, e poi in Europa, in Lettonia. La US Air Force ha spedito quattro F-16, altrettante aviocisterne e un E-3 radar per intercettare due bombardieri bombardieri strategici Tu-95 e due caccia S-35 all’interno della designata area d’identificazione, mentre la Nato ha fatto alzare in volo due Gripen ungheresi schierati in Lituania per intercettare un Su-30, un Su-35 e tre MiG-31 russi che volavano in prossimità dello spazio aereo lettone.
I nuovi casi seguono al giallo dei droni tra Danimarca e Svezia (peraltro in un primo momento il Comando Aereo Alleato aveva indicato che i jet russi erano stati avvistati proprio vicino allo spazio aereo danese), con Copenaghen tentata di evocare altre consultazioni sulla base dell’articolo 4 del Trattato Atlantico, e alle parole bellicose di Donald Trump sulla reazione che la Nato dovrebbe avere rispetto ai velivoli russi.
“Ho appena parlato con il primo ministro danese Mette Frederiksen sulla situazione dei droni, che prendiamo molto sul serio”, ha postato su X il segretario generale Mark Rutte, che in questi giorni si trova negli Stati Uniti. “Gli alleati e la Danimarca stanno collaborando per garantire la sicurezza delle nostre infrastrutture critiche”. La Nato sta attraversando una fase di tensione, con le capitali a volte in contrasto fra loro sulla risposta da dare al Cremlino, e i militari che cercano di calmare gli animi (25 settembre).
La responsabilità editoriale di questa pubblicazione è dell’ ANSA.