Strasburgo (ANSA) – La Plenaria di Strasburgo ha salvato Ilaria Salis dalle carceri ungheresi confermando con un solo voto di scarto, 306 sì e 305 no, l’immunità a suo favore. “Questo voto è una vittoria per la democrazia, lo stato di diritto e l’antifascismo, dimostra che la resistenza funziona, siamo tutti antifascisti”, è stata l’esultanza dell’eurodeputata.
Il voto sull’immunità di Salis era apparentato a quello sull’immunità di Peter Magyar, capo dell’opposizione in Ungheria e sfidante del premier ungherese Viktor Orban alle elezioni parlamentari di aprile. Il primo ministro sui social ha accusato Bruxelles di “proteggere i propri membri”, come Magyar, anche lui salvato dal processo, e Salis, definita “membro di un gruppo terroristico”.
“Ai burocrati di Bruxelles piace dare lezioni, ma i pezzi del loro puzzle dello Stato di diritto semplicemente non combaciano”, la conclusione del premier magiaro. Conti alla mano, l’eurodeputata di Avs rimane al suo posto grazie alla profonda spaccatura del gruppo popolare, divisione del tutto evidente malgrado l’aula si sia espressa con il voto segreto mentre l’esito scatena anche uno scontro all’interno della maggioranza in Italia.
L’insegnante di Monza era stata arrestata a Budapest nel febbraio 2023 con l’accusa di aver pestato tre cittadini ungheresi e tedeschi neonazisti durante gli scontri tra antifascisti e neonazisti scoppiati durante il Giorno dell’Onore che riunisce nostalgici del nazismo per celebrare le azioni militari delle SS contro l’Armata rossa.
Per tirarla fuori di prigione, Alleanza verdi e sinistra (Avs) ha candidato l’attivista alle europee del giugno 2024, eletta con 176mila preferenze. Le autorità di Budapest hanno chiesto al Parlamento europeo la revoca dell’immunità di Salis, richiesta poi respinta (7 ottobre).
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